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ChatGPT torna operativo dopo un blackout globale, migliaia di segnalazioni questa mattina

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Il sito era accessibile, ma il chatbot non rispondeva ai prompt. Disservizio risolto nella tarda mattinata ma OpenAI non ha spiegato la causa.

Questa mattina, mercoledì 3 settembre 2025, ChatGPT ha subito un’interruzione su scala globale, con migliaia di utenti impossibilitati a ricevere risposte dal chatbot di OpenAI. Il sito è rimasto raggiungibile e l’accesso alle conversazioni precedenti garantito, ma il sistema non elaborava le richieste e non restituiva alcun output.

ChatGPT in down: migliaia di segnalazioni in tutto il mondo

Il picco del disservizio si è registrato intorno alle 10:15 CET, quando piattaforme come Downdetector hanno raccolto oltre 2.000 segnalazioni negli Stati Uniti e circa 500–550 in India. Anche in Italia gli utenti hanno riportato problemi, con discussioni esplose sui social network e l’hashtag #ChatGPTdown entrato rapidamente nelle tendenze.

Molti hanno segnalato messaggi di errore come “ChatGPT non visualizza risposte” oppure pagine bloccate senza elaborazione del prompt.

OpenAI conferma

OpenAI ha riconosciuto l’anomalia attraverso il proprio sistema di monitoraggio, spiegando di aver individuato la causa e di essere al lavoro per ripristinare la piena operatività. Nel corso della mattinata il servizio è tornato completamente online. Al momento, però, non sono state comunicate informazioni ufficiali sulla natura del blackout.

I precedenti recenti

Non è la prima volta che ChatGPT si blocca negli ultimi mesi. L’episodio più rilevante risale al 18 giugno 2025, quando la piattaforma rimase inattiva per gran parte della mattina prima di tornare operativa nel pomeriggio, con OpenAI che parlò di “errori e latenza elevata nei servizi elencati”. Un altro disservizio si era verificato a gennaio, sempre su scala internazionale.

Articolo aggiornato alle 15:34

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