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ChatGPT, Affinita (MOIGE): ‘Subito regole, norme e informazione ai nostri figli, per essere tutelati’

Il Garante per la protezione dei dati personali blocca ChatGPT, accusando il più noto dei software di intelligenza artificiale di raccogliere illecitamente informazioni degli utenti. Manca, infatti, un’informativa chiara e trasparente di come questi dati vengano raccolti, archiviati ed utilizzati.

“Sono moltissimi gli utenti che negli ultimi mesi stanno usando questa tecnologia, molti dei quali sono minori, incuriositi dall’intelligenza artificiale e dalla possibilità di creare testi ed immagini con pochi clic. – Commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE – Movimento Italiano Genitori – La mancanza di chiarezza, però, ci impone una maggiore cautela, soprattutto nel caso di minori. Siamo pienamente d’accordo con la posizione del garante per la protezione dei dati personali, e l’auspicio è che le istituzioni e tutti gli organi competenti accolgano l’appello e avviino le dovute verifiche, affinché chi scelga di utilizzare queste tecnologie possa farlo con consapevolezza, senza veder violati i propri diritti o veder utilizzati i propri dati personali in modo poco chiaro. Servono subito regole, norme ed un’informazione più chiara”.

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