Il Report

Centrali elettriche, una su due sarà digitale nel 2025. Tagli ai costi del 27%

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L’Italia, nello studio Capgemini pubblicato ieri, si posiziona seconda in Europa per iniziative di digitalizzazione. Nelle nostre centrali elettriche il 7% dei ricavi è investito in innovazione tecnologica.

L’ICT e le tecnologie digitali stanno trasformando molto rapidamente il settore energetico. Negli ultimi cinque anni le aziende del settore energetico hanno investito 330 milioni di dollari per la digitalizzazione delle centrali elettriche e nei prossimi anni tale dato crescerà ulteriormente.

Entro il 2025, si legge nel Report pubblicato ieri da Capgemini, “The Digital Utility Plant: Unlocking value from the digitization of production”, un impianto su due (19%) diventerà una “centrale digitale”, con un calo dei costi di circa il 27%, contribuendo a ridurre del 4,7% le emissioni globali di carbonio derivanti dalla produzione di energia.

L’indagine, condotta su 200 manager delle società impegnate nel settore delle utility in diversi Paesi del mondo (Cina, Francia, Germania, India, Italia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti), ha evidenziato che l’aumento dell’efficienza produttiva ottenuto grazie alla digitalizzazione permetterà alle società di ridurre i costi legati alla produzione di energia del 27%, mentre ogni singolo stabilimento risparmierà in media 21 milioni di dollari l’anno.

Centrali eco-friendly

Entro il 2025, secondo i ricercatori Capgemini, gli impianti digitalizzati produrranno ogni anno 625 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio in meno, equivalenti a un calo del 4,7% delle emissioni globali derivanti dalle centrali elettriche, 28,6 milioni di alberi in più o 133 milioni di auto in meno in tutto il mondo.

Digitale

Un’azienda con scarse competenze tecnologiche registra il 33% di produttività in meno rispetto a quanto potrebbe ottenere grazie alla digitalizzazione.

Ad oggi, nonostante il lavoro già svolto, solo l’8% delle utilities sta affrontando la trasformazione digitale e nel 2022 gli impianti che avranno terminato il processo di migrazione al digitale saranno appena il 19%.

Maggiori gli investimenti in digitale, maggiore la crescita della produttività e l’efficienza, nonché maggiore sarà la dimensione del taglio di CO2 e altri gas serra/climalteranti.

Italia

Siamo tra i paesi che stanno maggiormente investendo in progetti di digitalizzazione delle centrali elettriche, con il 7% dei ricavi investiti nel 2015, al pari di Francia e Germania e secondi solo alla Cina (9%). Sempre l’Italia (56% degli intervistati), secondo lo studio, si posiziona al secondo posto in termini di iniziativa di digitalizzazione degli impianti in corso, dopo solo la Francia (68%).