Il fondo

Cdp, ok a fondo smart cities da 100 milioni di euro

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Piano smart cities destinato a 14 città metropolitane italiane per l’urban transformation, l’housing sociale, i servizi di nuova generazione, la nascita di poli urbani per l’innovazione. Obiettivo: attrarre capitali fino ad 1 miliardo di euro.

C’è il via libera del Consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti per capitalizzare con 100 milioni di euro il “Fondo Investimenti per l’Abitare – FIA2”, fondo immobiliare finalizzato alla trasformazione urbanistica di 14 grandi città italiane in smart cities.

L’iniziativa ha lo scopo di “riqualificare e riconvertire” edifici e complessi immobiliari in disuso nelle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia, “senza consumo di nuovo suolo”.

Il piano smart city della Cdp prevede:

  • rental housing, strutturalmente carente in Italia, destinato a quella fascia di popolazione che non è nelle condizioni economiche di investire nella proprietà abitativa o non è interessata a farlo per ragioni di mobilità lavorativa e nuovi stili di vita;
  • smart working, co-working & innovation, con incubatori di talenti e start-up, laboratori di innovazione autogestiti (fablab), postazioni di lavoro condivise per usufruire di servizi generali a basso costo;
  • il senior housing, che offre alloggi per anziani autosufficienti, ma con necessità di avvicinarsi ai centri di assistenza medicale e di servizi in comune.

Il Fondo, si legge in una nota dell’ente, realizzerà una nuova offerta abitativa in locazione diffusa, “in coerenza con gli obiettivi di riqualificazione e sviluppo di aree strategiche del Paese, contenuti nel nuovo Piano industriale di Gruppo”, capace di “integrare urbanisticamente diverse attività secondo una logica plurifunzionale e dando una risposta concreta anche a nuove esigenze di mobilità ed a nuovi stili di vita”.

Un prodotto immobiliare di qualità, affiancato da servizi digitali integrati di nuova generazione, a favore della persona e della collettività, frutto di un intervento di sistema che fa leva sull’esperienza del programma di housing sociale, nato per realizzare 20.000 appartamenti a canone calmierato e 8.500 posti letto in residenze temporanee, per il quale il Gruppo Cdp ha mobilitato 3 miliardi di euro, “con un moltiplicatore 20x per le risorse pubbliche”.

Ulteriori obiettivi del fondo immobiliare sono: attrarre capitali fino ad 1 miliardo di euro da investitori istituzionali internazionali, interessati a valorizzare casa e servizi privati di pubblica utilità, e favorire l’accesso alle risorse per le smart cities individuate dalla strategia europea di sviluppo “Europa2020”.