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CDP e Intesa San Paolo, accordo per il sostegno delle imprese italiane in Cina

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Cassa depositi e prestiti e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto oggi un Protocollo d’Intesa per rafforzare il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina e delle imprese con sede in Cina controllate da realtà italiane.

In occasione della missione in Cina del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, Cassa depositi e prestiti e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto oggi un Protocollo d’Intesa per rafforzare il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina e delle imprese con sede in Cina controllate da realtà italiane.

Consapevoli del ruolo fondamentale dell’export e dell’internazionalizzazione per lo sviluppo del sistema Paese e delle opportunità offerte alle imprese italiane dal mercato cinese, Cassa depositi e prestiti e Intesa Sanpaolo hanno scelto di avviare una collaborazione per predisporre prodotti finanziari ad hoc e mettere a disposizione le competenze delle rispettive strutture specialistiche.

Il Protocollo firmato oggi prevede, tra l’altro, l’individuazione delle formule operative maggiormente idonee a soddisfare le esigenze di accesso al credito e/o di strumenti di cofinanziamento in favore delle imprese italiane in Cina e la promozione, presso le aziende clienti di Intesa Sanpaolo, della gamma di prodotti e servizi offerti dal Polo unico dell’export e dell’internazionalizzazione SACE-SIMEST del gruppo CDP. Inoltre, il protocollo tende a favorire sia l’utilizzo di soluzioni finanziarie e assicurative a supporto dell’export e dei processi di internazionalizzazione di imprese italiane in Cina, come la creazione di filiali e joint ventures o di reti commerciali, che l’interesse di imprese straniere operanti in Cina verso l’offerta di beni e servizi di imprese italiane o di loro filiali locali.

La prima attività concreta della nuova partnership è il lancio di una potenziale operazione di finanziamento da parte di CDP a favore di Intesa Sanpaolo, finalizzata a fornire una provvista di natura revolving per un importo fino a 200 milioni di euro, da utilizzare a supporto delle esigenze di finanziamento dell’internazionalizzazione delle imprese italiane in Cina o delle imprese con sede in Cina controllate da imprese italiane. Tale primo progetto pilota potrà essere esteso a iniziative analoghe, in grado di coinvolgere anche altri istituti bancari.