Aumenta la domanda di connettività, cresce il mercato globale dei cavi sottomarini
Secondo l’ultimo Report di Persistence Market Research il settore dei cavi sottomarini è atteso crescere ad un tasso medio annuo di quasi il 13%, guidato dall’aumento costante di domanda di connettività in tutto il mondo.
Il mercato globale dei cavi sottomarini in fibra ottica è destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni. Secondo le stime di Persistence Market Research, il settore raggiungerà un valore di 59,3 miliardi di dollari entro il 2032, con un CAGR del 12,6% nel periodo 2025-2032. Già nel 2025 il mercato dovrebbe superare i 25,8 miliardi di dollari.
Queste infrastrutture strategiche rappresentano oggi la spina dorsale della connettività globale: trasportano oltre il 99% del traffico dati intercontinentale e supportano l’economia digitale mondiale. Entro il 2040, la rete globale crescerà del 48%, superando i 2,4 milioni di chilometri.

IoT, cloud e 5G: le ragioni del boom di cavi sottomarini
L’espansione è trainata dalla crescita vertiginosa delle telecomunicazioni globali e dall’aumento della domanda di connettività ad alta velocità, affidabile e sicura. I cavi sottomarini costituiscono la spina dorsale di Internet: trasportano oltre il 95% del traffico dati intercontinentale.
Tre fattori chiave spingono la crescita:
- Cloud e streaming: la diffusione dei servizi cloud e delle piattaforme di contenuti digitali aumenta la domanda di capacità trasmissiva.
- IoT: le connessioni globali passeranno da 14,82 miliardi nel 2024 a oltre 38,12 miliardi entro il 2028. Questa massa di dispositivi interconnessi richiede infrastrutture robuste.
- 5G: gli abbonati globali sono passati da 12 milioni nel 2019 a 1 miliardo nel 2024 e diventeranno 4 miliardi nel 2027.
Il risultato è una pressione senza precedenti sulla rete globale. I cavi sottomarini, soprattutto quelli single-mode con tecnologie avanzate di trasmissione coerente e WDM (Wavelength Division Multiplexing), rappresentano la soluzione per garantire prestazioni elevate e basse latenze.
La geo-economia fattore chiave per comprendere questi numeri
La competizione tecnologica e geopolitica si gioca anche sui fondali marini. Gli Stati Uniti, la Cina e l’Europa investono in nuovi collegamenti per garantire sovranità digitale e sicurezza strategica.
- Stati Uniti: il mercato supererà i 13,7 miliardi di dollari entro il 2032, con un’opportunità assoluta di 9,5 miliardi nel periodo.
- Regno Unito: crescerà fino a 2,5 miliardi di dollari, con un incremento di 1,7 miliardi entro il 2032.
- Cina: guiderà il mercato con un valore di 14,8 miliardi di dollari nel 2032, spinta dall’espansione dell’ecosistema digitale e dalla Belt and Road Initiative, che include progetti di cavi sottomarini per collegare Asia, Europa e Africa.
L’apertura di nuove rotte e nuovi punti di approdo non è solo una questione tecnica: significa ridisegnare le mappe della connettività globale, ridurre la dipendenza da infrastrutture critiche controllate da Paesi terzi e creare nuovi corridoi digitali che hanno un impatto diretto sul commercio e sulla finanza internazionale.
I protagonisti industriali
Il mercato è dominato da pochi grandi player globali. C’è Prysmian Group (Italia), leader mondiale nella produzione di cavi, incluso il segmento sottomarino, seguito da SubCom (USA), controllata da Cerberus Capital Management, tra i principali costruttori di sistemi sottomarini.
Ma nel ristretto gruppo delle Big dei cavi troviamo anche: Alcatel Submarine Networks (ASN), parte di Nokia (Finlandia), attore storico e oggi tra i più avanzati tecnologicamente; NEC Corporation (Giappone), specializzata in sistemi a lunga distanza; HMN Tech (Cina), legata a Huawei, che ha un ruolo crescente nonostante le tensioni geopolitiche.
Accanto a questi produttori, i giganti del digitale come Google, Meta, Microsoft e Amazon sono ormai investitori diretti nei cavi sottomarini, per assicurarsi capacità dedicata e autonomia nella gestione del traffico dati.
Un’infrastruttura critica e strategica
I cavi sottomarini non servono solo per i social network e lo streaming. Sono infrastrutture critiche: sostengono la finanza globale, i sistemi di difesa e intelligence, la gestione delle smart grid energetiche e, sempre più spesso, collegano anche parchi eolici offshore e data center marini.
Per questo motivo, la loro protezione e manutenzione diventano una priorità. I nuovi sistemi integrano strumenti avanzati di monitoraggio e manutenzione predittiva, per prevenire guasti e sabotaggi.
Il futuro della connettività mondiale non passa solo dai satelliti, ma soprattutto dai cavi posati sui fondali oceanici. Invisibili ma vitali, determinano chi controlla il flusso dei dati e quindi il potere nell’economia digitale.
Nel decennio 2025-2032, il settore non sarà soltanto una questione tecnologica ed economica, ma un capitolo centrale della competizione geopolitica globale.
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