Il kit

Case in 3D, lo smart building open source che non crea debito e genera economia

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Massimo Moretti ceo Wasp: “Il nostro obiettivo è creare micro comunità autosufficienti che nascono e crescono sulla base del sapere collettivo grazie a mezzi di autoproduzione avanzati, accessibili a tutti”.

Racchiuso in un container c’è un intero sistema di progettazione e costruzione in scala architettonica in grado di dar vita ad un enorme parco tecnologico mobile per la 3D printing, la stampa tridimensionale di oggetti ed edifici.

Si tratta del “Maker Economy Starter Kit” sviluppato dall’emiliana WASP Project. Una nuova concezione dell’abitare e una nuova visione economica legata al modello smart building e soprattutto al paradigma smart city, tanto tecnologico in questo caso, quanto sostenibile (al livello ambientale ed economico) e socialmente inclusivo. “Starter Kit” nasce per costruire abitazioni con materiali reperiti sul territorio, naturali o riciclati, ma può agevolmente utilizzare anche materiali tradizionali per l’edilizia.

Un modello di casa che “non crea debito e genera economia, facilmente replicabile e adattabile ad ogni contesto. “Il nostro obiettivo è creare micro comunità autosufficienti che nascono e crescono sulla base del sapere collettivo grazie a mezzi di autoproduzione avanzati, accessibili a tutti”, ha spiegato Massimo Moretti, Ceo di WASP.  “La stampa 3D è il processo produttivo che realizza la casa che non crea debito e che libera l’uomo. Una casa attiva, in grado di generare economia, che non consuma energia ma la produce. Un modulo abitativo con costi di realizzazione tendenti a zero, in grado di rispondere ai bisogni primari: casa, cibo, energia, salute, lavoro, cultura”.

Un “Kit” per stampare case ovunque, per promuovere un’economia sostenibile dell’autoproduzione, che può essere utilizzato da chiunque, perché le informazioni/conoscenze per il suo impiego saranno fornite in rete, grazie a tutorial che guideranno gli utilizzatori nella realizzazione delle loro idee. Il progetto della casa e dei suoi contenuti è open source e apre le porte a progettisti, designer, ingegneri, architetti che possono liberamente prendere e scambiare contenuti.

Come spiega una nota dell’azienda, all’interno del kit sono compresi tutti i modelli della linea Delta WASP: dalla Big Delta, la stampante 3D alta 12m in grado di costruire case, alla Delta WASP 3MT, stampante multitools per la realizzazione di prodotti d’arredo, orti verticali, elementi di medie dimensioni oltre ad altri mezzi di fabbricazione digitale per produrre oggetti dalle dimensioni più contenute.

All’interno del container sono inoltre presenti: sistemi di taglio, mezzi di preparazione per i materiali da estrudere, sistemi di alimentazione, sistemi di riciclaggio dei materiali, per tritare e riciclare plastiche o macerie.

Il “Maker Economy Starter Kit” e il suo parco tecnologico per lo smart building in 3D sarà allestito in un’area di 400mq e presentato i prossimi 14, 15 e 16 ottobre alla Rome Maker Faire 2016.