La truffa

Carte di pagamento, attenti ai ladri ‘contactless’ (Video)

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I borseggiatori 2.0 possono effettuare a nostra insaputa delle transazioni economiche sfruttando il dispositivo contactless della nostra pay card, basta avvicinarci un comunissimo pos.

Stiamo tranquillamente al bancone di un bar a prendere un caffè, o attenti a leggere il giornale, senza immaginare che qualcuno potrebbe avvicinare un Point of sale portatile, un comunissimo Pos mobile al nostro portafogli che per abitudine teniamo nella tasca posteriore dei pantaloni ed effettuare a nostra insaputa delle transazioni sfruttando il dispositivo contactless della nostra pay card.

La stessa cosa può succedere se le carte di pagamento/credito/debito dotate di tecnologia RFDI si trovano in una borsa o in uno zaino.

Come fanno a sapere dove teniamo la carta? Basta passare il dispositivo vicino alle nostre tasche o alla borsa e saprà riconoscerla.

Sfilarci soldi digitalmente parlando è un gioco da ragazzi, soprattutto per piccole somme, per le quali non è necessario fare nulla, né inserire un pin, né firmare la ricevuta.

La tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification) può essere integrata nelle carte prepagate, nelle carte di debito, nelle carte prepagate multiservizi, nelle carte di credito tradizionali. Gli istituti finanziari hanno fissato a 25 euro l’importo massimo per ciascun pagamento contactless (senza contatto).

È così che succede ovunque nel mondo e il problema non è solo legato ai soldi che ci sono stati sottratti illecitamente, perché in quest’azione criminale ad essere violati e rubati sono anche i dati personali e le nostre stesse identità.