La circolare

Carta d’identità elettronica, l’Italia ci riprova, Sarà la volta buona?

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Il Ministero dell’Interno rilancia l’adozione della carta d'identità elettronica: al via la seconda fase dal 26 aprile. Obiettivo: raggiungere subito il 50% della popolazione. Ma ad oggi ce ne sono in giro solo 344 mila.

A fine aprile parte la seconda fase relativa al processo di rilascio della carta d’identità elettronica (Cie) sul territorio nazionale. Stando a quanto contenuto nella circolare n° 4 del Ministero dell’Interno, il prossimo 26 aprile si chiude la prima fase (avviata il 4 luglio dello scorso anno), che ha visto coinvolti 199 Comuni, e si apre la seconda.

In particolare, si legge nel testo, “sono stati individuati due gruppi di Comuni: il primo, composto da 350 Comuni che assieme ai precedenti 199 coprirà il 50% della popolazione, il secondo assicurerà la copertura del 100% della popolazione residente in Italia”.

Fino ad ora, come segnalato dal sito web www.cartaidentita.interno.gov.it, sono state attivate solo 344.240 carte di identità elettroniche.

I Comuni interessati dal provvedimento, saranno dotati di un’infrastruttura costituita da postazioni di lavoro informatiche: “corredate di personal computer, stampante multifunzione, scanner di impronta, lettore di codice a barre, lettore di smart card, attraverso le quali potranno collegarsi al Portale del Ministero dell’Interno, CIEOnline, per acquisire tutti i dati del cittadino e, tramite un canale sicuro, inviarli, per la certificazione, al Centro nazionale dei servizi demografici (CNSD) ubicato presso questo Ministero, che a sua volta li trasmetterà all’IPZS per la produzione, personalizzazione, stampa e consegna del documento elettronico all’indirizzo indicato dal titolare”.

L’accesso al portale avverrà tramite smart card denominate Sco, smart card operatore, distribuite dai Comuni stessi in fase di installazione dei terminali presso gli Uffici anagrafici.

Per ogni problema relativo alle dotazioni destinate agli enti locali il Ministero ha previsto un vademecum integrato all’allegato tecnico della circolare.

Come previsto dalla legge del 2015, una volta che le postazioni presso i Comuni saranno operative vedremo finalmente eliminate le carte di identità cartacee sostituite da quelle elettroniche (salvo i casi previsti dalla legge stessa).

Per i dipendenti comunali che saranno preposti al trattamento dei dati e al rilascio della Cie è prevista la partecipazione obbligatoria a corsi di formazione.

Il costo stabilito per il rilascio della nuova Carta d’identità elettronica e di 16,79 euro.

il supporto fisico della Cie, è precisato nella circolare, “è realizzato con le tecniche tipiche della produzione di carte valori e integrato con un microprocessore senza contatto per la memorizzazione delle informazioni necessarie per la verifica dell’identità del titolare, inclusi gli elementi biometrici primari (fotografia) e secondari (impronta digitale)”.

La carta d’identità elettronica, ormai alla fine della fase di sperimentazione, è strumento di identificazione personale nonché di autenticazione per l’accesso ai servizi web erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale (Cad).

Il documento di riconoscimento elettronico, infatti, contiene tutti i dati identificativi e le informazioni ufficiali relative alla persona e funzionerà anche come carta dei servizi.  In essa, memorizzate su un microchip e su una banda ottica, sono contenuti i dati personali, il codice fiscale, i dati di residenza, la cittadinanza, il codice numerico del comune di rilascio, la data del rilascio e la data di scadenza, oltre alla firma del titolare, la fotografia ed l’eventuale indicazione di non validità ai fini dell’espatrio.

Per ulteriori informazioni e per consultare l’iter per la domanda ed il rilascio della Cie, infine, c’è il sito web istituzionale www.cartaidentita.interno.gov.it.