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Carta d’identità elettronica, entro il 3 agosto 2026 tutti gli italiani dovranno averla: obiettivo raggiungibile

Non c’è nessun allarme. Lo diciamo subito, perché l’obiettivo è raggiungibile. Circa 8 milioni di italiani dovranno passare, in virtù del Regolamento europeo 1157/2019, alla Carta d’Identità Elettronica (CIE) entro il 3 agosto 2026, perché la carta d’identità cartacea perderà di validità dal 4 agosto 2026, in quanto non soddisfa le norme minime di sicurezza. Ovviamente, in alternativa si potrà usare il passaporto per andare all’estero.

L’obiettivo è fattibile, perché, conti alla mano, già oltre 53 milioni di italiani hanno la carta d’identità elettronica, quella “plastificata”, e, come risulta a Key4Biz, mediamente sono 8 milioni le Carta d’identità elettroniche emesse ogni anno. 

Per cui, si può fare. 

Ma occorre che i Comuni e in particolare i Municipi di Roma accelerino la modalità di rilascio della Carta d’identità elettronica trovando tutti i modi possibili per accorciare, sensibilmente, i tempi di attesa da quando si prende l’appuntamento al giorno poi del rilascio.

Sono in arrivo diverse campagne governative per ricordare agli italiani in possesso della carta d’identità cartacea di passare a quella elettronica, anche se non è scaduta o non è in scadenza.

Differenze tra la carta d’identità cartacea e a quella elettronica

La CIE – o se vogliamo chiamarla sempre Carta d’identità elettronica, perché più comprensibile – è dotata di un microchip contactless integrato, che rende la Carta uno strumento unico e sicuro per la verifica dell’identità del titolare. 

Come il passaporto e il permesso di soggiorno, il microchip contenuto nella CIE è conforme alle raccomandazioni internazionali ICAO 9303 che regolamentano le caratteristiche dei documenti di viaggio elettronici, contraddistinti dalla presenza del seguente simbolo:

Ciò consente, ad esempio, di utilizzare la CIE come documento di viaggio riconosciuto dai Paesi dell’area Schengen.

In accordo con gli standard internazionali, la lettura dei dati anagrafici e della fotografia avviene previa lettura di una chiave d’accesso stampata sul documento (CAN – Card Access Number o MRZ – Machine Readable Zone). Non è quindi possibile che un dispositivo legga i dati personali all’insaputa del titolare.

Ma la Carta d’identità elettronica è molto di più. Si può usare online come SPID ed è molto più sicuro del “cugino” digitale

Chi scrive usa, ormai da 2 anni, solo la carta d’identità elettronica per accedere ai servizi online di pubbliche amministrazioni e delle aziende private.

Come si fa? 

Lo abbiamo spiegato in questo videotutorial:

Carta d’identità elettronica, l’abbiamo provata online: veloce e semplice come SPID

Allora, accediamo ai servizi online di Inps e Agenzia dell’Entrate con la carta d’identità elettronica e abbiamo riscontrato che è veloce e semplice come SPID. E più sicuro perché dotato del livello 3 (massimo) di sicurezza e poi SPID è sempre più oggetto di truffe, basate sul furto dell’identità digitale, ancor più attuali in tempi di dichiarazione dei redditi. La falla del sistema è nota dal 2018, AgID ha avviato un tavolo, ma serve una soluzione in tempi rapidi.

Come si usa online la CIE. Basta inquadrare il QR Code con l’app CieID (scaricabile da qui) e digitare una sola password, se invece è stato attivato il riconoscimento facciale non è necessario digitare nessuna password. L’accesso ai servizi online è davvero immediato.

Come si fa?

Per usare ora la CIE con queste ultime novità e quindi come SPID, occorre attivare questa funzione dal sito www.cartaidentita.it anche subito dopo la richiesta di rilascio del documento.

Per usare ora la CIE con queste ultime novità e quindi come SPID, occorre attivare questa funzione dal sito www.cartaidentita.it anche subito dopo la richiesta di rilascio del documento.

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