ENAV accusa TIM per quanto accaduto sui cieli italiani il 28 giugno
È colpa di TIM. In sintesi, è questa l’accusa che ENAV, l’Ente nazionale per l’assistenza al volo, continua a muovere contro la società di telecomunicazioni in relazione al caos voli che si è verificato sabato sera nei cieli del Nord-Ovest italiano.
Secondo quanto riportato in un articolo di Aldo Fontanarosa su La Repubblica, i legali di ENAV in una “Lettera” formalizzeranno una contestazione ufficiale a TIM, per mancato corretto funzionamento della rete di trasmissione dati al servizio dei sistemi radar dell’Ente, secondo quanto riferito da fonti parlamentari.
I radar che dovevano rilevare e registrare presenza e movimenti di qualsiasi aereo in volo hanno funzionato, secondo una prima ricostruzione, ma i dati non arrivavano al centro radar del Nord-Ovest Italia.
Cosa non ha funzionato e le presunte colpe mosse a TIM
Come riportato dal primo comunicato dall’ENAV, “il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero TIM”.
Secondo la ricostruzione proposta dal quotidiano, in base a quanto riportato dalla Lettera, sarebbero andati in tilt due router della Tim, quello principale e quello di emergenza, determinando le difficoltà dei radar di ENAV.
Ma non solo, secondo l’Ente un ulteriore problema sarebbe stato determinato da un intervento dei tecnici TIM “non tempestivo”, nonostante la gravità della situazione.
La difesa di TIM
TIM proporrà come linea difensiva la sua completa “estraneità rispetto ai fatti”, si legge nell’articolo, perchè “la trasmissione dei dati è garantita da sistemi ridondanti: ove non funzioni un canale, se ne attiva un altro di backup” e che il suo intervento è stato immediato per garantire il massimo supporto di ENAV, richiamando l’attenzione sul fatto che “il funzionamento del radar dipende da diversi sistemi riferibili a differenti operatori”.
Il quotidiano romano sottolinea anche un ulteriore aspetto della vicenda, riferito al contratto che lega TIM a ENAV, piuttosto sostanzioso in termini di cifre e “in scadenza“: in prospettiva, ENAV sarebbe intenzionata ad affidare il servizio non più ad un solo fornitore, ma a due diversi operatori di telecomunicazioni.
In questo modo, ha spiegato Fontanarosa, “ENAV avrà una connessione dati principale e una di riserva. Alle due connessioni dati, si aggiungerà quella d’emergenza già oggi è in piedi. La assicura Telespazio, via satellite”.
La Lettera di ENAV dovrebbe poi arrivare anche all’ENAC, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, il garante pubblico per la sicurezza dei voli nei nostri cieli, in attesa che l’indagine su quanto accaduto il 28 giugno ci consenta di capire la piena catena delle responsabilità.
Ryanair chiede giustizia: “Cancellati 60 voli, colpiti 10 mila nostri passeggeri, l’UE deve riformare i servizi ATC”
Decine di migliaia di persone hanno subito disagi enormi in quelle ore di caos, senza considerare che in qualche modo è stata messa a repentaglio anche la sicurezza di viaggiatori e infrastrutture.
Un fatto che è stato posto in evidenza anche dalla compagnia aerea irlandese Ryanair, che in un comunicato ufficiale mette in discussione l’efficacia e la qualità dei servizi di controllo del traffico aereo (ATC), che servono ad evitare incidenti in volo tra aeromobili e anche in pista, sull’area di manovra, con l’obiettivo di mantenere operativo e sicuro il flusso del traffico aereo in entrata/uscita da un aeroporto e nei nostri cieli.
“È inaccettabile che i passeggeri continuino a subire disagi dovuti ai servizi ATC a causa delle ripetute carenze di personale di controllo in tutta Europa e ora di un altro guasto tecnico, questa volta nel centro ATC di Milano lo scorso sabato (28 giugno) – si legge nel documento – che ha costretto al ritardo/cancellazione di 60 voli Ryanair, che hanno colpito ingiustamente oltre 10.000 dei nostri passeggeri.
ENAV dovrebbe essere preparata a guasti alle apparecchiature come questo, non chiudendo interi spazi aerei per ore e ore. Quando la Commissione Europea interverrà e prenderà provvedimenti per riformare i servizi ATC dell’UE e proteggere i passeggeri da ripetute interruzioni dei servizi ATC come questa?”.
Nel comunicato, a valle di quanto accaduto in Italia, Ryanair chiede alla Commissione europea “di riformare urgentemente il caotico sistema di controllo del traffico aereo europeo”, accusando la Presidente Ursula von der Leyen di non aver mantenuto la promessa di migliorare competitività ed efficienza in questo settore, consentendo quindi “ripetute cattive gestioni del controllo del traffico aereo che hanno conseguenze su voli e passeggeri”.
Le opposizioni chiamano in causa il ministro Salvini
“Il ministro Salvini non può continuare a scappare dalle sue responsabilità perché il sistema complessivo dei trasporti in Italia continua ad essere al collasso. Solo questo fine settimana abbiamo assistito ad aerei a terra per il blocco dei radar, infiniti ritardi dei treni e persone che aspettano al sole per ore il traghetto per le isole maggiori. Un tam tam di comunicati e scaricabarile dalle parti in causa e nessuna scusa per i tanti passeggeri, in primis da parte del ministro. L’Italia merita più rispetto, Salvini venga in Aula a informare sul caos dei trasporti”, ha dichiarato in una nota il deputato Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera.
“Sabato – ha sottolineato il parlamentare – il blocco dei radar nel Nord Ovest ha portato ritardi per 320 voli aerei. Enav ha scaricato le colpe su Tim che, a sua volta, si è detta estranea a tutti i fatti accaduti. Qualsiasi siano le ragioni dei guasti, gli italiani hanno diritto di sapere cosa è successo veramente e avere la garanzia che questi disguidi non accadano più. Vedere migliaia di turisti ‘parcheggiati’ in aeroporto o nelle stazioni non è l’immagine che vogliamo vedere della nostra Italia”.
Subito dopo i fatti di sabato scorso, anche il deputato del Pd e vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Andrea Casu, aveva chiamato in causa il ministro Salvini: “Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è letteralmente scomparso dai radar. Da allora, nessuna dichiarazione ufficiale, nessuna assunzione di responsabilità, nemmeno la buona educazione di scusarsi pubblicamente con le migliaia di cittadini bloccati negli aeroporti in piena estate. Indipendentemente dalla natura dell’incidente infatti, è indubbio che l’evento abbia messo alla prova la resilienza del nostro sistema“.