Il caso

Canone Rai, il sintonizzatore tv nuova scappatoia per gli evasori?

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Molto più difficile stanare gli evasori che possiedono solo un sintonizzatore tv da collegare ai dispositivi mobili.

Pc, tablet e smartphone pagheranno il canone Rai solo se dotati di un sintonizzatore per ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare. Qualora ne fossero privi, non è previsto alcun pagamento.

E’ quanto precisa la nota tecnica esplicativa del Ministero dello Sviluppo economico emanata per chiarire la definizione di apparecchio televisivo ai fini dell’obbligo del pagamento del canone di abbonamento che, da quest’anno, avverrà con la bolletta elettrica.

Il MiSE scioglie così uno dei nodi più grossi rilevati dal Consiglio di Stato che ha sospeso il parere sul decreto attuativo, facendo così slittare i tempi per adottare le nuove norme anche se il governo rassicura che si rispetterà la data del 1° luglio per il pagamento della prima rata del canone in fattura.

La nota fornisce, infatti, alcuni chiarimenti interpretativi in merito alle caratteristiche di un apparecchio televisivo per il quale si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente (in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari) o tramite decoder o sintonizzatore esterno.

Per sintonizzatore si intende un dispositivo, interno (una scheda per il pc per esempio) o esterno (una specifica chiavetta USB o un piccolo decoder dotato di antenna), idoneo ad operare nelle bande di frequenze destinate al servizio televisivo secondo almeno uno degli standard previsti nel sistema italiano per poter ricevere il relativo segnale tv.

Il sintonizzatore può essere connesso a smartphone o tablet permettendo di vedere la Tv esattamente come a casa, senza nessun costo aggiuntivo, senza nessuna connessione, anche se il dispositivo non ha campo o se si è senza connessione internet.

I prezzi per un sintonizzatore variano da 15 euro per arrivare anche a 80 euro.

smartphone-sintonizzatoreTV

Computer, smartphone e tablet se privi di sintonizzatore per il segnale digitale terrestre o satellitare, precisa il MiSE, non costituiscono apparecchi televisivi e non sono quindi assoggettabili alle norme previste per il pagamento del canone.

In altre parole, l’utente che possiede un dispositivo mobile o un computer dovrà pagare il canone solo se questi sono dotati di sintonizzatore. Qualora volesse fare il furbo e sottrarsi al pagamento del tributo presentando l’autocertificazione di mancato possesso all’Agenzia delle Entrate, incorrerà nelle sanzioni previste per chi dichiara il falso. In questo caso però, visto che parliamo di sintonizzatori, che sono dei piccoli aggeggini per lo più esterni che si collegano a computer, tablet e smartphone, sarà molto più difficile incastrare gli evasori.

Sempre ieri il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento che sposta il termine unico entro cui presentare l’autocertificazione, sia in forma cartacea che online.

I contribuenti avranno tempo fino al prossimo 16 maggio per presentare la dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento Rai.

In questo modo, i contribuenti possono presentare la dichiarazione in tempo utile per evitare l’addebito del canone da parte delle imprese elettriche, a partire dal mese di luglio 2016, qualora abbiano i requisiti previsti dalla legge.

Il provvedimento aggiorna anche le istruzioni relative alla compilazione del modello di dichiarazione sostitutiva, per tenere conto dei chiarimenti sulla definizione di apparecchio televisivo contenuti nella nota del MiSE ai fini del canone di abbonamento alla televisione.

Restano ovviamente valide le dichiarazioni di non detenzione già presentate.

Finalmente una parola chiara. Era ora che si passasse dalla parole ai fatti concreti, visto che mancavano 9 giorni alla scadenza. Eravamo stufi degli annunci del sottosegretario Giacomelli, privi di valor legale” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori che si complimenta con l’Agenzia delle Entrate che “chiarisce almeno uno degli aspetti ancora in sospeso, dando un termine più congruo per presentare la dichiarazione sul canone Rai”.

Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato – Modello – pdf (aggiornato 21 aprile 2016)

Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato – Istruzioni – pdf (aggiornate 21 aprile 2016)