Il caso

Canone Rai, scattano le prime truffe

di |

Il canone si paga solo in bolletta elettrica. Nessun versamento in contanti a chi bussa alla porta di casa, spacciandosi per impiegato dell’Enel.

Il canone Rai va pagato con la bolletta elettrica a partire dal prossimo luglio quando in fattura saranno conteggiate anche le precedenti rate.

E sì, perché l’ultima Legge di Stabilità prevede il canone venga diluito in dieci rate che si pagheranno da gennaio a ottobre oltre alla riduzione a 100 euro dai precedenti 113 euro.

Per questo primo anno, vista la necessità degli adeguamenti tecnici, si comincerà a versarlo da luglio anche se non è escluso che venga conteggiato in bolletta anche prima.

Intanto si attende ancora la disposizione dell’Agenzia delle Entrate, che ha già fatto qualche errorino, sulle modalità di autocertificazione per chi non è tenuto a pagarlo.

Tutte le precisazioni sono d’obbligo perché sono già scattate le prime truffe.

Non aprite quella porta

Sono infatti arrivate una serie di denunce, tante partite da Piombino e Val di Cornia, su quella che già si presenta come una nuova modalità di sottrarre illegalmente denaro alle persone meno accorte.

A tanta gente è capitato di ricevere la visita di ‘falsi addetti’ dell’Enel che presentano ai più sprovveduti falsi moduli da firmare per la riscossione del canone radiotelevisivo. A queste persone è stato chiesto di versare immediatamente e cash 60 euro, informandoli che le restanti 20 euro le avrebbero pagate con la prima bolletta utile, quella di luglio.

Si tratta ovviamente di una truffa.

Non ci sono operatori Enel che hanno ricevuto l’incarico di andare a riscuotere i soldi del canone casa per casa.

Nessuno deve quindi pagare nulla.

Il canone si paga solo ed esclusivamente con la bolletta elettrica.

Attenzione quindi a chi fate entrare in casa. Non c’è alcuno modulo da firmare e nessun denaro da versare in contanti a falsi impiegati dell’Enel. Chiamate piuttosto le forze dell’ordine se di dovesse verificare un caso simile.

 

La svista dell’Agenzia delle Entrate

In tutto questo arriva poi anche la svista, forse, dell’Agenzia delle Entrate.

Fino al primo pomeriggio di venerdì 29 gennaio veniva, infatti, indicato nell’agenda dei versamenti dell’Agenzia l’obbligo entro il 1° febbraio di pagare il canone Tv per chi avesse attivato l’abbonamento senza avere un’utenza elettrica intestata.

A rivelarlo è stata l’Unione Nazionale Consumatori che esclamava ”incredibile ma vero”. Dopo la denuncia dell’UNC, la scadenza è stata ritirata e non compare più sul sito internet.

“Era evidente che, in caso di sovrattasse, sarebbero scattate possibili azioni legali a tutela dei consumatori, male informati prima dal legislatore e poi dall’Agenzia delle entrate stessa. Per non parlare della Rai, che ha informato milioni di consumatori fidandosi di quanto riportato nel comunicato congiunto con l’Agenzia delle entrate”, ha commentato Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’UNC.

Secondo fonti fiscali, il pagamento non sarebbe stato comunque possibile.

Ma cosa è accaduto?

Nelle nuove norme ci sarebbe un mini vuoto normativo, in attesa del decreto attuativo. La Legge di Stabilità, infatti, modifica il canone per ”i titolari di utenza elettrica” mentre nulla viene detto su chi ha un abbonamento ma non ha l’utenza intestata.

L’UNC parla di casi che possono succedere per le case multifamiliari, ad esempio, dove c’è un solo contatore e abitano genitori e figli sposati – cioè due nuclei familiari diversi – ma anche chi abita in case di servizio, o per alcuni affittuari.

Per questo, fin dal 2 gennaio, l’UNC aveva chiesto all’Agenzia delle entrare e alla Rai di chiarire i termini del problema. Chiarimento che sembrava essere arrivato con il comunicato congiunto Rai e Agenzia.

Resta comunque, per l’UNC, il problema di non aver fatto una circolare esplicativa che chiarisse che nessuno deve più pagare il canone entro il 31 gennaio.

 “Ora si spera – ha concluso Dona – che nessuno si azzardi a mettere sovrattasse per i consumatori che non pagheranno entro il 1° febbraio. In ogni caso chiediamo, entro lunedì mattina, un chiarimento definitivo, nero su bianco, da parte dell’Agenzia delle entrate”.