Legge di Stabilità

Canone Rai in Senato. Passano le 10 rate e l’allargamento delle esenzioni

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La Legge di Stabilità approda a Palazzo Madama. Dalla Commissione Bilancio via libera all'emendamento che diluisce il canone in dieci rate e a quello che allarga i pensionati esenti. Roberto Fico (M5S) chiede che vengano esentante le zone dove non arriva il segnale.

La Legge di Stabilità approda a Palazzo Madama. La manovra da 27-30 miliardi di euro ha ottenuto il via libera dalla Commissione Bilancio del Senato.

Diversi gli emendamenti al testo originario.

Per quanto riguarda il canone Rai, introdotto dall’articolo 10, scenderà come previsto da 113 a 100 euro e sarà collegato alla bolletta elettrica.

Passa l’emendamento delle relatrici Magda Zanoni (Pd) e Federica Chiavaroli (Ap) che prevede di diluire il pagamento in dieci rate mensili da 10 euro con scaglionamento da gennaio a ottobre.

Le rate saranno addebitate sulle fatture emesse dall’impresa elettrica aventi scadenza del pagamento immediatamente successiva alla scadenza delle rate.

Resta da capire come pagarle, visto che le bollette elettriche sono bimestrali.

Riguardo alla tempistica ieri il Ceo di EnelFrancesco Starace, ha indicato: “Di solito servono due o tre mesi perché una nuova voce possa essere inserita in bolletta, perché la fatturazione ha un arco di 60 giorni”.

“Non è nulla di impossibile”, ha aggiunto, precisando: “Dobbiamo solo implementarlo appena il Ministero deciderà come”.

 

Sarà il caos?

La nuova misura creerà diversi problemi secondo il segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, che in un’intervista a Key4biz ha dichiarato: “Questo è un Paese nel quale le società elettriche hanno già parecchi problemi con la puntualità nell’invio delle bollette dell’energia e del gas, figurarsi se si dà loro un compito aggiuntivo!”.

“Considerato che in Italia ci sono 461 società elettriche – ha indicato Dona – temiamo purtroppo che con l’aggiunta del canone non mancheranno gli abusi e gli invii a vanvera… se poi il Governo non rinvierà il pagamento del canone, da fine gennaio a fine giugno, regnerà il caos totale!”.

Il Codacons si è schierato contro il pagamento in dieci rate del canone.

“Ci chiediamo – sottolinea presidente Carlo Rienzicosa avverrà in caso di morosità sulle bollette elettriche, o qualora l’utente decidesse di pagare solo la parte relativa alla fornitura elettrica e non quella relativa al canone. Chi si occuperà della riscossione e dei controlli? La Rai? Il gestore dell’energia? L’Agenzia delle Entrate? E come divincolarsi nel caso in cui l’utente paghi solo una parte, ad esempio 9 rate del canone, ma non l’ultima?”.

“La scelta di inserire il canone Rai in bolletta era e resta una follia” conclude Rienzi, annunciando che “il Codacons impugnerà i relativi provvedimenti nelle sedi opportune, per contrastare tale decisione e tutelare gli interessi dei cittadini”.

Gettito aggiuntivo per allargare le esenzioni  

Stando alle ultime novità sarebbe passato anche l’emendamento che prevede di destinare “prioritariamente” le eventuali maggiori entrate del canone derivanti dall’inserimento in bolletta all’ampliamento delle esenzioni ai pensionati che non superano il reddito familiare annuo complessivo di 8 mila euro.

Precedentemente la soglia di reddito in favore degli ultra-settantacinquenni era di 6,5 mila euro.

Roberto Fico: ‘Esentare dal canone le zone che non ricevono il segnale’

Riguardo alle esenzioni, oggi su Facebook il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico (M5S), ha pubblicato un post in cui chiede al Governo che a non pagare il canone siano tutti quei comuni che con il passaggio al digitale terrestre ancora non riescono a vedere i canali dell’emittente pubblica.

“E’ assurdo – scrive Fico – che si pretenda il pagamento del canone a fronte di un servizio inesistente. Non solo la Rai, anche il Governo ne deve tenere conto. Non può pensare di mettere mano al sistema di riscossione del canone senza però assicurarsi che tutti i cittadini siano messi nelle condizioni di vedere i canali Rai”.

Il presidente della Vigilanza informa di aver già fatto “una proposta contenuta nel contratto di servizio approvato dalla Commissione di vigilanza un anno e mezzo fa, e allo stato attuale ancora chiuso nei cassetti nel Ministero dello Sviluppo Economico, chiedendo che vengano esentati dal pagamento del canone proprio coloro i quali non ricevono per questioni tecniche le trasmissioni televisive”.