Key4biz

Canone Rai in bolletta, le Associazioni energia ‘assolutamente contrarie’

Canone Rai

Si torna oggi a parlare di canone Rai legato alla bolletta elettrica, annunciato nei giorni scorsi dal Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, ma sul quale il governo ha poi fatto dietrofront, perché non ci sono i ‘tempi tecnici’ per una simile operazione.

Resta comunque una delle ipotesi al vaglio, sul quale oggi si è tenuto a Roma un convegno di Aiget, Anigas, Assoelettrica, Energia Concorrente e Federutility che hanno espresso la loro ‘assoluta contrarietà’ a questa soluzione.

“Legare il pagamento del canone Rai alla bolletta della luce è un’idea vecchia, che invece di essere rottamata una volta per tutte, di tanto in tanto – come in questi giorni – torna in auge, anche se si è sempre mostrata impraticabile”, spiegano le associazioni che si dicono contrarie per diversi motivi.

Ecco le ragioni:

Se un utente non paga il canone cosa succederebbe?

Si potrebbero generare dei mancati abbinamenti tra fatture e pagamenti, con conseguente avvio di azioni di sollecito e distacco delle forniture per mancato pagamento di importi che nulla hanno a che vedere con la fornitura elettrica, con il rischio di incorrere nel reato di interruzione di pubblico servizio (331 c.p.) Ne deriva che le società di vendita non potrebbero interrompere il servizio di fornitura di energia elettrica, né avrebbero titolo per perseguire tale cliente, vista la natura di imposta del canone Rai. Pertanto, anche come misura anti-evasione denota molte criticità legali e applicative e nulla cambierebbe rispetto al passato, se non l’introduzione di ulteriori costi e rischi aggiuntivi per i venditori di elettricità, che inevitabilmente non potranno non riflettersi nelle bollette.

  1. a) l’implementazione della riforma necessiterebbe in ogni caso di una completa ristrutturazione dei sistemi di fatturazione delle società elettriche, con conseguenti investimenti significativi oltre che di nuove strutture organizzative per la gestione di informazioni, reclami e possibili contenziosi con i clienti;
  2. b) come risultato immediato avremmo una bolletta più cara che andrebbe ad aumentare ulteriormente il gap con gli altri Paesi europei, oltre che distorcere i segnali di prezzo inerenti i diversi livelli di consumi energetici.

“In un mercato libero – concludono Aiget, Anigas, Assoelettrica, Energia Concorrente e Federutility – le bollette o meglio, per usare termini appropriati, le fatture delle forniture energetiche, si tratti di energia elettrica o di gas, devono corrispondere a prestazioni effettivamente erogate e non possono quindi essere veicolo di imposizioni fiscali completamente estranee per materia e finalità”.

Exit mobile version