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Campagna elettorale, perché non si gioca su LinkedIn: Letta e Tajani i più attivi

LinkedIn politica italiani

È una campagna elettorale per le politiche del 25 settembre soprattutto a colpi di Twitter, post su Facebook e video su TikTok (dove, scrive Repubblica, vanno fortissimo Matteo Salvini, con circa 452mila follower, e Giorgia Meloni con quasi 64mila follower. Gli altri leader quasi assenti).
Key4biz ha monitorato, invece, il social network “più di testa” rispetto agli altri di “pancia”, ossia LinkedIn, con utenti-elettori professionali per analizzare la presenza e l’attività dei politici italiani in campo per le prossime politiche.

I leader politici italiani su LinkedIn, il monitoraggio di Key4biz: Enrico Letta il più attivo e seguito

  1. Enrico Letta (PD): 88.600 follower.
  2. Antonio Tajani (FI): 13.664 follower.
  3. Matteo Renzi: 6.309 follower con ultimo aggiornamento al 31 luglio scorso.

Il commento degli esperti dei social

Per analizzare meglio la presenza o meglio la quasi totale assenza su LinkedIn dei leader politici in campo per le politiche del 25 settembre abbiamo chiesto un commento a Andrea Boscaro, partner The Vortex, e a Veronica Gentili, Social Media Expert – Imprenditrice Digitale.

Andrea Boscaro: “I social sono ora micro-tv, tranne LinkedIn”

Key4biz. Quale il suo commento al nostro monitoraggio?

Andrea Boscaro. Le prossime elezioni vivranno la gran parte della campagna elettorale in un periodo di vacanza degli elettori: per la loro brevità e per questa coincidenza temporale, i social media saranno ancor più determinanti per comunicare le proposte, per organizzare le risorse, per mobilitare gli attivisti. Fra i social media però TikTok ha come propria policy il non raccogliere pubblicità politica e dunque Facebook e Instagram la faranno da padrone sia per la loro capacità di raggiungere un più vasto pubblico di elettori sia per la base di follower che i leader, i candidati e le organizzazioni hanno nel tempo creato.

Key4biz. Perché il social professionale per antonomasia non è frequentato dai leader dei partiti italiani?

Andrea Boscaro. Fra i social più diffusi, non giocherà – salvo imprevisti – un ruolo essenziale LinkedIn. Sia per l’assenza dei leader (fra i presenti Enrico Letta 89 mila follower, Antonio Tajani 14 mila) se sia per la natura della partecipazione alla piattaforma: chiunque, di qualunque iscritto (salvo modifica delle impostazioni), può vedere i post pubblicati o commentati dagli altri e le opinioni politiche non sempre sono apprezzate in un contesto che è di carattere professionale se non di ricerca del lavoro. Esporsi in merito alle proprie opinioni politiche non è sicuramente la cifra delle conversazioni che hanno luogo su LinkedIn e questo non agevola la presenza di leader è candidati. I costi pubblicitari sono poi molto più elevati di Meta.

Key4biz. Solo i social di pancia e non di testa (come LinkedIn) possono spostare i voti?

Andrea Boscaro. I social media stanno cambiando pelle: da piattaforme di conversazione, stanno diventano piattaforme di entertainment, addirittura micro-tv. Molto adeguate per messaggi diretti, incisivi, come quelli richiesti da una campagna elettorale estiva. Tutti i social network stanno cambiando pelle tranne LinkedIn che potrà essere utile solo quando enerveranno proposte concrete e puntuali, ma che saranno discusse più all’interno di cerchie sociali ristrette, personali che nell’ambito di una forma vera e propria di comunicazione politica.

Veronica Gentili: “Non lo usano perché ne conoscono poco le potenzialità e lo legano solo al marketing B2B”

Key4biz. Quale il suo commento al nostro monitoraggio?

Veronica Gentili. Il fatto che tra tutti i leader dei partiti italiani solo Letta stia utilizzando LinkedIn mi sorprende. Con oltre 20 milioni di italiani attivi sulla piattaforma e una portata organica potenziale (la possibilità di raggiungere le persone gratuitamente) senza pari rappresenta un’opportunità unica di far sentire la propria voce e viralizzare le proprie idee e iniziative. Possibile che i leader non conoscano le dinamiche e potenzialità di questo social e lo abbiano escluso a priori perché malinformati?

Key4biz. Se non lo usano è perché gli elettori si conquistano con “la pancia”?

Veronica Gentili. Anche su LinkedIn i commenti di pancia e da analfabeta digitale sono tanti. Invece, penso che non lo usino perché ne conoscono poco le potenzialità e lo legano solo al marketing B2B.

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