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Cambiamenti climatici, potrebbero costare alla Germania fino a 900 miliardi di euro entro il 2050

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Nuovo studio tedesco condotto da Prognos, GWS e Institute for Ecological Economic Research sugli effetti atmosferici più estremi sull’economia della Germania e sul sistema sanitario nel suo insieme in termini di distruzione e costi. Un trend che fa paura e che va affrontato con soluzioni rapide, adeguate ed efficaci se si vogliono mitigare gli effetti peggiori.

Quanto ci costeranno i cambiamenti climatici? Lo studio tedesco

Ondate di calore estreme e persistenti, siccità, inondazioni, tornado, improvvisi periodi di intenso gelo, sono i fenomeni atmosferici più attesi in Europa entro i prossimi decenni. Già ne abbiamo esperienza diretta oggi, ma entro la metà del secolo potremmo anche veder peggiorare la situazione generale, con danni crescenti a persone e cose.

Secondo un nuovo studio condotto da Prognos, GWS e Institute for Ecological Economic Research, i cambiamenti climatici e i fenomeni estremi collegati potrebbero causare in Germania perdite economiche e finanziarie pari a 900 miliardi di euro entro il 2050.

Una ricerca che arriva proprio nel mentre a Berlino si sta discutendo di come ridurre l’impatto ambientale del Paese, di come tagliare le emissioni di gas serra e di come decarbonizzare alcune industrie particolarmente energivore.

A citare questi dati sono stati gli stessi ministri tedeschi dell’Ambiente e dell’Economia, secondo la Reuters, proprio per dimostrare quanto pericolosi siano per il futuro del Paese le ondate di calore, la siccità e le improvvise inondazioni.

Il costo generale stimato dai ricercatori varia a seconda dei livelli di sviluppo di piani di resilienza e contrasto agli stessi cambiamenti climatici, ma generalmente è compreso tra 280 e 900 miliardi di euro entro la metà del secolo.

Effetti diretti sull’economia e sulla salute umana

Essi saranno dovuti principalmente alla perdita dei raccolti agricoli, dal danneggiamento o la distruzione di infrastrutture critiche (da quelle energetiche a quelle per le telecomunicazioni, fino ai trasporti) ed edifici pubblici e privati, compresi problemi di approvvigionamento di beni alimentari, con significativo impatto sul sistema sanitario nazionale.

Nel conto dei danni non rientrano gli effetti sulla salute umana e dell’ambiente, tra cui decessi prematuri, feriti e danni permanenti alla salute.

Un assaggio di tutto questo la Germania l’ha avuto in maniera pesante con gli eventi estremi che hanno coinvolto le regioni della Renania-Palatino e della Vestfalia, che nel 2021 causarono danni economici per 80 miliardi di euro.

Dal 2000 ad oggi, secondo il ministro tedesco dell’Economia, il Paese avrebbe accumulato danni da eventi legati ai cambiamenti climatici per 150 miliardi di euro.

Un mondo che brucia e affoga, cosa ci attendiamo entro la fine del secolo?

Intervenire rapidamente in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, di decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti, dell’efficienza energetica delle abitazioni e dell’edilizia tutta, potrebbe ridurre questi costi tra il 60 e l’80%. Tutto dipenderà dall’adeguatezza e dall’efficacia delle decisioni prese oggi.

Un discorso che non vale solamente per la Germania, perché sono ormai numerosi gli studi che confermano i timori del Governo di Berlino. Secondo Deloitte, a livello mondiale, l’estremizzazione dei cambiamenti climatici potrebbe costarci 178 trilioni di dollari entro il 2070.

Secondo stime dell’Office of Management and Budget, solo gli Stati Uniti rischiano di dover affrontare costi per 2 trilioni di dollari l’anno fino al 2100, mentre per l’Unione europea si parla di un costo complessivo pari al 4% del PIL entro la fine del secolo.