l'annuncio

Butti: “Su AI regole chiare e con sanzioni per favorire innovazione. It Wallet entro 2024”. Italia capofila in UE

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Cosa ha detto il Sottosegretario Butti in audizione: "L'It Wallet entro il 2024". Il portafoglio digitale sarà facoltativo.

“Sull’intelligenza artificiale la posizione del Governo è stata da subito quella di favorire una regolazione chiara e dotata di un adeguato impianto sanzionatorio. La posizione è stata confermata dal presidente del Consiglio al Comitato interministeriale per la transizione digitale del 9 novembre scorso e dal sottoscritto in sede di UE. Questo approccio è fondamentale per garantire l’innovazione e che l’innovazione proceda nel rispetto dei diritti fondamentali e dei valori etici, consolidando così il ruolo guida dell’Italia e dell’Europa nella regolamentazione dell’AI a livello globale”. L’ha detto Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, in audizione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Trasporti sullo stato di attuazione delle misure relative alla transizione digitale nell’ambito del PNRR.

Butti ha poi annunciato il lancio dell’IT Wallet entro il 2024. 

Arriverà “il prossimo anno per i cittadini” il portafoglio digitale che consentirà agli italiani di custodire alcuni documenti, come la patente di guida, la tessera sanitaria e carta europea della disabilità sui device elettronici. Sul progetto It Wallet, ha detto, “siamo sostanzialmente in linea con il piano iniziale e contiamo di poter consegnare il wallet ai cittadini nel prossimo anno”.

Il progetto, ha sottolineato Butti, “è in fase di elaborazione e prevede due soluzioni, una pubblica e una privata con i medesimi standard tecnologici, per garantire l’interoperabilità e per fornire le stesse garanzie ai cittadini”.

Il wallet pubblico sarà disponibile con app IO. È stato già ultimato il prototipo concettuale per valutare, in fase pre-decisionale, le potenzialità di sviluppo, attraverso la cooperazione tra Dipartimento per la Trasformazione digitale, PagoPa e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato“. Nel progetto, ha concluso Butti, “sono anche coinvolte le amministrazioni che stanno fornendo i dati per le prime attestazioni elettroniche che saranno disponibili nel wallet”.