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BT Italia in vendita. Potrebbe interessare a Tim, Wind Tre e Retelit?

Tim, Wind Tre e Retelit farebbero parte della rosa di società che hanno espresso interesse, per ora non vincolante, per le attività italiane di BT. L’indiscrezione arriva dal Sole 24 Ore, ricordando che la business unit italiana di BT, colpita da uno scandalo contabile che l’ha costretta a cambiare i vertici all’inizio del 2017, è in vendita a avrebbe affidato alle banche il compito di esplorare il mercato per identificare potenziali acquirenti.

La business unit italiana di BT ha registrato ricavi per 390 milioni di euro a fronte di un Ebitda negativo nell’esercizio fiscale 2017-2018, ma i clienti non le mancano a partire da Eni, FCA e Mediaset che renderebbero quindi il boccone appetibile sul mercato.

La decisione di BT di cedere la filiale italiana è nata dopo lo scandalo contabile del 2016, che ha costretto la casa madre a svalutare il business per 530 milioni di sterline e a rivedere le previsioni per il biennio 2017 e 2018.

Secondo il Sole 24 Ore, anche l’operatore Vuetel sarebbe interessato agli asset italiani di BT, mentre Vodafone Italia e Irideos non sarebbero invece interessati.

Il nuovo Ceo di BT Philip Jansen si sarebbe rivolto ad un esperto di ristrutturazioni per superare il profit warning e le divergenze in corso nel Regno Unito con il regolatore Ofcom sull’accesso alla rete.

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