Telecomunicazioni

Bruxelles. Entra Open Fiber, esce Telecom Italia

di Francesca Cederna |

Open Fiber si è assicurata l'ingresso di un manager di punta come Luigi Gambardella nella sede di Bruxelles. E' di certo un ulteriore colpo per Telecom Italia che recentemente ha deciso di abbandonare la scena europea.

Si apre un nuovo capitolo dello scontro tra Telecom Italia ed Open Fiber, con un altro successo per Open Fiber. La società di Enel e Cassa Depositi e Prestiti, guidata da Franco Bassanini e Tommaso Pompei  ha rafforzato la sua squadra, assicurandosi l’ingresso di un manager di punta come Luigi Gambardella nella sede di Bruxelles.

Noto ad addetti ai lavori e decisori politici ed istituzionali, Gambardella è considerato uno dei più esperti lobbisti europei del settore ed uno dei più influenti italiani grazie alla vasta rete di relazioni a livello internazionale, nel mondo delle Istituzioni, dell’industria e della finanza che ha costruito intorno a sé.

E’ un altro duro colpo per Telecom Italia che ha recentemente abbandonato la scena europea.

Gambardella, che ha ricoperto l’ incarico di Vice President per i rapporti con le Istituzioni Internazionali ed Europee di Telecom Italia, è stato per diversi anni Presidente di ETNO, l’Associazione degli operatori europei di telecomunicazioni.

Negli ambienti di Bruxelles, secondo gli addetti ai lavori, l’attività di lobby nel settore telecom a livello europeo sarà cruciale nei prossimi mesi per assicurare una più stringente regolamentazione in capo agli operatori incumbents ed al tempo stesso per accelerare l’adozione del nuovo modello “wholesale only” in discussione nella revisione del pacchetto Telecom.

Sarà favorito un nuovo modello di business in cui società indipendenti, come ad esempio Open Fiber, costruiscono e gestiscono le nuove reti in fibra senza competere nel mercato dei clienti finali con altri operatori.