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Bonus sociale: è davvero efficace per ridurre le bollette? I numeri

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I dati resi noti dall’Istat dimostrano che lo scorso anno il bonus sociale si è rivelato insufficiente per sostenere le famiglie in una condizione di povertà energetica.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

I dati resi noti dall’Istat dimostrano che lo scorso anno il bonus sociale si è rivelato insufficiente per sostenere le famiglie in una condizione di povertà energetica. Le modifiche apportate dal governo Meloni alle condizioni di accesso al bonus hanno ridotto l’efficacia della misura, che ha permesso di sostenere la spesa per le bollette solo di una percentuale ridotta di chi ne avrebbe bisogno.

L’indebolimento di questo sostegno alle famiglie a basso reddito rende ancora più cruciale la scelta di offerte luce e gas competitive. Scegliere tariffe convenienti è la migliore soluzione per abbassare le bollette, sia per chi rientra nei parametri di reddito richiesti per l’erogazione del bonus sociale sia per chi ne è escluso. Per un confronto rapido delle soluzioni disponibili sul mercato libero si può fare affidamento sul comparatore di SOStariffe.it, che elenca le migliori offerte luce e le offerte gas proposte dagli operatori partner.

Bonus sociale: nel 2024 meno beneficiari e importi ridotti

Nella Nota sull’andamento dell’economia italiana, l’Istat ha diffuso degli interessanti dati relativi alla diffusione e all’efficacia del bonus sociale. Questo bonus, adottato dal 2008 per sostenere la spesa per le bollette delle famiglie a basso reddito, è stato potenziato a partire dal 2021 per affrontare il caro energia.

In particolare, negli anni 2022 e 2023, caratterizzati da prezzi molto elevati sia per l’energia elettrica sia per il gas, il bonus sociale ha scontato le bollette, rispettivamente, di 3,5 e 4,5 milioni di utenze. Nel 2024, con la modifica ai requisiti richiesti per l’accesso al bonus, la platea dei beneficiari si è ridotta a 2,7 milioni di famiglie.

Attualmente il bonus sociale viene riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un ISEE fino a 9.530 euro. Nel 2022 questa soglia era stata alzata fino a 12.000 euro e nel 2023 il bonus veniva riconosciuto alle famiglie con ISEE fino a 15.000 euro.

Questo inasprimento delle condizioni di accesso al bonus fa sì che solo una piccola percentuale di chi ne ha effettivamente bisogno riesce a utilizzarlo per sostenere le spese. I dati Istat mostrano come nel 2024 solo il 17,2% delle famiglie in povertà energetica, cioè che non hanno risorse a sufficienza per sostenere i costi necessari a riscaldare adeguatamente la casa e a sostenere i consumi elettrici essenziali, ha risolto i propri problemi grazie al bonus.

Un altro 30,3% delle famiglie ha migliorato la propria condizione ma è rimasta in uno stato di povertà energetica, mentre il 52,6% delle famiglie in difficoltà non percepisce il bonus, soprattutto perché non presenta annualmente la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), che accerta il proprio ISEE.

Questi numeri sono peggiori rispetto a quelli degli ultimi anni: nel 2022 il bonus è stato risolutivo per il 38,5% delle famiglie e la percentuale di chi era in condizione di bisogno e non riceveva il bonus era del 39,1%. Nel 2023 il contributo in bolletta ha sostenuto il 26,6% delle famiglie in povertà energetica, mentre a non ricevere il bonus pur avendone bisogno è stato il 42,5%, il 10% in meno rispetto al 2024.

I suggerimenti per una riforma del bonus sociale

Diverse associazioni dei consumatori hanno commentato questi numeri suggerendo delle ipotesi di riforma che possano rendere più equo ed efficace il bonus sociale.

Innanzitutto, si suggerisce un ritorno al passato, con un aumento della soglia ISEE richiesta per poter ottenere il bonus. Questa ipotesi di riforma dei requisiti è giustificata con il fatto che, mentre la soglia ISEE da rispettare per l’accesso al sostegno è tornata allo stesso livello pre-crisi, i prezzi dell’elettricità e del gas sono più alti di quanto non fossero fino al 2020.

Tra le ipotesi di riforma avanzate c’è anche quella che prevede una modifica delle modalità di assegnazione del bonus. Finora il bonus bollette è stato riconosciuto sotto forma di sconto in bolletta, con un importo fisso slegato dal volume dei consumi. Questa modalità non tiene conto delle effettive necessità dei nuclei familiari e rischia di generare delle bollette con importi a credito. Inserire i consumi tra i criteri di ripartizione del bonus potrebbe portare a una più equa distribuzione delle risorse e a migliorare l’efficacia della misura.

Risparmiare sulle bollette con le offerte luce e gas migliori

Lo sconto in bolletta garantito dal bonus sociale lo scorso anno si è ridotto drasticamente: con l’eliminazione del contributo straordinario inserito in precedenza e con il restringimento della platea dei beneficiari, si è passati da uno sconto medio di oltre 1.000 euro all’anno a uno sconto medio di circa 500 euro.

Chi è in una condizione di povertà energetica o si trova in difficoltà con il pagamento delle bollette, oltre a presentare l’ISEE e verificare se rispetta i requisiti per l’ottenimento del bonus sociale, può cambiare fornitore per l’utenza della luce o del gas e scegliere le offerte più economiche del mercato libero.

Il comparatore di SOStariffe.it permette di ottenere una stima personalizzata dei costi da sostenere caso per caso: basta indicare i propri consumi medi per avere la classifica delle tariffe più economiche proposte dagli operatori partner.

Per la bolletta dell’energia elettrica si parte da 0,10 €/kWh e si può scegliere tra tariffe a prezzo bloccato per 12 o 24 mesi e a prezzo indicizzato. Si può ulteriormente ottimizzare la spesa optando per una tariffa monoraria o per una bioraria o trioraria.

Per le utenze del gas, invece, le offerte partono da 0,36 €/Smc. Chi preferisce avere costi prevedibili può orientarsi verso le offerte a prezzo bloccato, che fissano il costo della componente energia per 1 o 2 anni. In alternativa, se si vogliono avere bollette in linea con l’andamento dei prezzi di mercato si può optare per un’offerta a prezzo indicizzato, che prevede l’adeguamento mensile del costo del gas.  

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