Il progetto

Bonus energia, escluse 2 milioni di famiglie: ‘Sistema troppo complesso’

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Iniziativa potata avanti da 15 associazioni dei consumatori, con l’aiuto dell’Autorità per l’energia, con l’obiettivo di ridurre disinformazione ed esclusione: ancora tante famiglie italiane, infatti, non sfruttano il bonus per mancanza di notizie e complessità dell'iter.

Accrescere e diffondere l’informazione per potenziare la conoscenza relativa all’efficienza energetica e soprattutto in merito al bonus energia, è l’obiettivo principale del progetto “Bonus a sapersi”, presentato a Roma ieri e finalizzato ad ampliare la platea delle famiglie che possono usufruire delle agevolazioni fiscali.

L’iniziativa, promossa da 15 associazioni dei consumatori (Cittadinanzattiva, Acu, Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Radiotelevisivi, Assoconsum, Assoutenti, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federazione Confconsumatori-Acp, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori), ha ricevuto il sostegno istituzionale del’Aeegsi (Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico) ed è stata rilanciata in numerosi incontri formativi in 73 città, da cui sono nati un manuale operativo e un video per i cittadini.

Dai dati che sono emersi dalle indagini portate avanti dalle associazioni, risulta che quasi l’80% dei cittadini intervistati avrebbe i requisiti per inoltrare la richiesta, ma non accedere al bonus per mancanza di informazioni e competenze: “Su una platea di circa 4 milioni di famiglie potenzialmente beneficiarie dei bonus per l’energia elettrica e il gas, ad oggi ne hanno usufruito, almeno una volta, circa 2 milioni. Nel dettaglio, ne hanno usufruito, su base annua, il 34% degli aventi diritto al bonus elettrico e il 27% degli aventi diritto al bonus gas. Pari ad un terzo della platea abilitata”.

Dal progetto “Bonus a sapersi”, emerge inoltre che “il 39% dei cittadini sostiene che l’iter per la richiesta sia complesso o molto complesso”, mentre “il 47% che le informazioni non siano sufficientemente diffuse o reperibili”. Ancora, “il 56% ritiene l’importo del bonus adeguato rispetto alle bollette e solo il 52% è convinto che l’attuale soglia ISEE sia adeguata ad individuare i soggetti che ne avrebbero necessità”.

Le principali lamentele da parte di chi invece ha ricevuto il bonus riguardano: la complessità dell’iter per la richiesta (30,3%), l’importo ritenuto inadeguato ai consumi (22,5%), l’iter per il rinnovo (11,2%), la mancata erogazione (10,9%).