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Bollette più leggere per gli italiani, ad aprile giù dell’8% l’elettricità e del 6% il gas

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Aumenta il consumo mondiale di energia. Le fonti rinnovabili attirano due terzi degli investimenti in capacità di generazione, in quanto diventano, in molti Paesi, la fonte meno costosa per nuove installazioni. In Italia crollano i prezzi di elettricità e gas nel secondo trimestre dell’anno.

Si spenderà meno per riscaldarsi e per cucinare nel secondo trimestre dell’anno in corso. Secondo dati dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), a partire dal mese di aprile, per la famiglia tipo, la bolletta dell’elettricità registrerà un rilevante -8%, mentre per il gas il calo sarà del 5,7%.

Il calo dell’elettricità è sostanzialmente da imputare all’andamento dei prezzi all’ingrosso, stimati in riduzione per il secondo trimestre 2018, un -14% circa il prezzo unico nazionale, si legge in una nota dall’Autorità, rispetto alla media del primo trimestre 2018.

Per il gas, ugualmente, la stagione primaverile, con consumi e quotazioni in riduzione a livello europeo, porterà con sé il calo dei prezzi anche nei mercati all’ingrosso italiani.

Il consumo energetico, nonostante la variabilità dei prezzi, continuerà ad aumentare nei prossimi anni e decenni. L’ultimo “Global Energy and CO2 Status Report 2017” dell’Agenzia Internazionale per l’energia (Iea), ci dice che la domanda di energia mondiale aumenterà del 30% entro il 2040.

Durante l’anno passato, tale domanda è cresciuta del 2,1% (+0,9% nel 2016).

La stessa CO2 è tornata a crescere, dopo tre anni di andamento stabile ha segnato un incremento dell’1,4% e questo perché molte nazioni, tra cui USA, India e Cina, hanno fatto largo uso del carbone, del petrolio e del gas per far girare le proprie economie.

L’anno scorso, oltre il 70% dei nuovi consumi energetici mondiali è stato soddisfatto da combustibili fossili. Un contributo sostanzioso che ha portato i gas serra del comparto a un massimo storico di 32,5 gigatonnellate.

In assenza di sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica applicabili su larga scala, i consumi mondiali di carbone rimangono stabili. La domanda di petrolio, invece, continua ad aumentare anche se ad un ritmo costantemente decrescente. Il consumo di gas naturale aumenta del 45% da qui al 2040.

In tale contesto, è buono il dato sulle fonti energetiche rinnovabili, che nel 2017 sono cresciute in tutto il mondo del 6,3%, più di qualunque altra fonte energetica tradizionale.

Le fonti rinnovabili attirano due terzi degli investimenti mondiali in capacità di generazione, in quanto diventano, in molti Paesi, la fonte meno costosa per nuove installazioni.

La rapida diffusione del solare fotovoltaico, guidata da Cina e India, porta il solare a diventare la principale fonte low-carbon in termini di capacità al 2040, anno in cui la quota delle rinnovabili sul mix elettrico mondiale raggiunge il 40%.