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Bollette pazze: sì della Camera alla mozione che blocca i maxi conguagli

di Redazione |

A fine settembre il voto era slittato per la richiesta del governo di riformulare il testo.

Voto unanime alla Camera venerdì scorso sulla mozione, a firma del vicepresidente Simone Baldelli, che blocca i pagamenti di centinaia di maxi conguagli recapitati agli utenti da Eni, Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico. E sui quali l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria. A fine settembre il voto era slittato per la richiesta del governo di riformulare il testo sulla falsa riga di quello del Pd, l’unico che, però, non prevedeva il blocco immediato del pagamento delle bollette “pazze”.

Dopo il muro contro muro delle opposizioni la riformulazione c’è stata, ma concordata con il Parlamento e in una forma tale da impegnare l’esecutivo su alcuni punti chiari e precisi. Innanzitutto, ha spiegato Baldelli, ad intervenire ‘affinché venga assicurato dagli operatori del settore una moratoria sulle recenti maxi-bollette derivanti da conguagli superiori a due anni’, finché non siano state accertate “eventuali violazioni del codice del consumo”.

Il governo, inoltre, dovrà stabilire che, ‘nel caso in cui le autorità competenti ravvisino comportamenti illegittimi da parte dei gestori dei servizi, i consumatori coinvolti non siano obbligati al pagamento dei conguagli considerati errati o delle fatture basate su consumi stimati per le quali il cliente abbia già comunicato i dati sull’autolettura o questi siano stati teleletti, ovvero ricevano tempestivamente il rimborso delle somme eventualmente già versate ma non dovute’.

Non solo. L’esecutivo dovrà impegnarsi per trovare soluzioni che portino a una fatturazione in base ai consumi effettivi e non presunti.