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Bollette luce, gas e acqua, maxi-conguagli prescritti in due anni

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Le bollette pazze si prescriveranno entro 2 e non più 5 anni e i pagamenti per i maxi-conguagli saranno sospesi finché non si accerti che la pretesa della compagnia sia legittima. Le novità sono contenute nel testo della Legge di Bilancio in vigore dal primo gennaio.

I gestori di luce, gas e acqua avranno due anni di tempo e non più cinque per inviare ai propri clienti i conguagli, ossia le bollette da pagare per allineare il consumo stimato con quello effettivo. Spesso queste fatture sono delle vere e proprie bollette pazze. Anche per questo motivo la Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento presentato da Simone Baldelli e inserito nel testo della Legge di Bilancio che dopo l’approvazione definitiva del Senato sarà in vigore dal primo gennaio 2018.  Le nuove norme saranno valide dal primo marzo 2018 per l’energia elettrica, dal 10 gennaio 2019 per il gas e dal 10 gennaio 2020 per il settore idrico.

Cosa cambia

La legge riguarderà gli utenti domestici, microimprese (con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo entro i 2 milioni di euro) e studi professionali. Il testo prevede che per le bollette di luce, gas e acqua, il diritto al pagamento del corrispettivo si prescriva entro due anni. Per i contratti di energia elettrica il termine vale sia nei rapporti tra consumatore e venditore, ma anche tra distributore e venditore.

In caso di bollette per conguagli riferiti a periodi maggiori di due anni e nell’eventualità in cui l’Antitrust abbia aperto un procedimento per violazioni del codice del consumo, l’utente, previo invio di un reclamo, ha diritto a ottenere uno stop del pagamento finché non si accerti che la pretesa della compagnia sia legittima. Toccherà al distributore di energia comunicare all’utente l’avvio del procedimento nei suoi confronti e informarlo sui suoi diritti.

Fino a oggi invece non si praticava alcuna sospensione per il pagamento di bollette pazze e maxi-conguagli, emessi in conseguenza di pratiche giudicate scorrette dall’Antitrust, né esisteva il diritto a rimborsi automatici delle somme versate ingiustamente. Invece ora, all’esito della verifica sulla legittimità della condotta della compagnia, i consumatori avranno diritto all’indennizzo dei pagamenti effettuati a titolo d’indebito conguaglio entro tre mesi. A meno che non sia stato lo stesso utente a non comunicare, o trasmettere in modo errato i dati di consumo sulla base dei quali sono stati effettuati i calcoli della bolletta.

Tenere i consumi sotto controllo con il portale ‘SII’

Entro il primo gennaio 2020 i consumatori potranno controllare, gratuitamente, i dati riguardanti i propri consumi tramite il Sistema informatico integrato (SII), istituito presso l’Acquirente Unico nel 2010 con la finalità di gestire i flussi informativi relativi ai mercati dell’energia elettrica e del gas. Il SII è basato su una banca dati dei punti di prelievo e dei dati identificativi dei clienti finali (Registro Centrale Ufficiale).