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Bollette luce e gas: quanto paghiamo di più tra prima e seconda casa?

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Per minimizzare l’importo delle bollette energetiche delle seconde case è fondamentale seguire piccoli accorgimenti assicurandosi di attivare le tariffe più convenienti, effettuare puntualmente e periodicamente l’autolettura ed evitare gli sprechi.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Le bollette energetiche, sia relative alla fornitura di energia elettrica che alla fornitura di gas naturale, presentano degli importi che dipendono da un gran numero di fattori e l’utente ha la possibilità di intervenire solo su alcuni di essi. Ad esempio, è possibile risparmiare attivando tariffe particolarmente vantaggiose, scegliendo le migliori soluzioni tramite il comparatore di SosTariffe.it per offerte luce e offerte gas, che consentono di ridurre l’importo della bolletta a parità di consumo.

Un fattore che può influenzare l’importo della bolletta è la differenza tariffaria che esiste tra una prima casa ed una seconda. Tale differenza è valida esclusivamente per la fornitura di energia elettrica mentre per il gas naturale non c’è alcuna sostanziale differenza tra il trattamento tariffario riservato ad una prima casa e quello riservato ad una seconda casa.

Con la normativa in vigore dal gennaio del 2017, è stata introdotta una tariffa unica, denominata TD, che definisce un prezzo unico al kWh per residenti e non residenti. Tale normativa, inoltre, stabilisce una differenza sostanziale tra la prima casa e la seconda casa con la presenza, per la seconda casa, di un costo fisso relativo agli oneri di sistema e quantificato in 127,40 Euro all’anno.

Per quanto riguarda la fornitura di gas, invece, ad avere un impatto determinate sui costi della bolletta è la posizione geografica dell’abitazione che va ad influire in modo decisivo sui costi complessivi della bolletta. Le tariffe, invece, non prendono in considerazione l’aspetto legato alla residenza non facendo sostanziali distinzioni tra prima e seconda casa.

Le tariffe del gas, infatti, variano in base alla zona climatica e, quindi, possono comportare anche evidenti differenze solo se la prima e la seconda casa si trovano in zone completamente differenti (ad esempio, una a livello del mare ed una in montagna). Per quantificare tale variazione è necessario analizzare le zone climatiche dove sono ubicate le due abitazioni.

In generale, per minimizzare l’importo delle bollette energetiche delle seconde case è fondamentale seguire piccoli accorgimenti assicurandosi di attivare le tariffe più convenienti, effettuare puntualmente e periodicamente l’autolettura ed evitare gli sprechi.