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Bollette luce a prezzo fisso, pregi e difetti

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Il mercato tutelato: il prezzo varia ogni tre mesi.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Risparmiare sulle bollette dell’energia elettrica richiede un’analisi approfondita di tutte le opzioni a propria disposizione. In linea generale, infatti, l’importo finale delle bollette dipende da una parte fissa, che racchiude tutti i costi necessari al mantenimento di una fornitura attiva, e da una parte collegata direttamente al quantitativo di energia elettrica consumata (la stessa cosa vale per il gas).

La parte relativa ai consumi è quella su cui è possibile intervenire per risparmiare. Il risparmio può avvenire in due modi. La prima opzione è legata alla riduzione del consumo effettivo di elettricità, riducendo gli sprechi e puntando sull’efficienza energetica. La seconda soluzione, invece, riguarda la riduzione del prezzo dell’energia (espresso in €/kWh). La strada più semplice ed efficace per dare un taglio alla bolletta è rappresentata dalla riduzione del prezzo dell’energia. 

A disposizione degli utenti ci sono tariffe a prezzo fisso per un periodo di tempo determinato e tariffe a prezzo variabile che registrano un adeguamento del prezzo, in base ad un indice di riferimento, generalmente ogni mese oppure ogni tre mesi. La scelta tra queste due tipologie di tariffe è fondamentale per poter essere sicuri di attivare la giusta offerta e risparmiare sulla bolletta. 

Ricordiamo che per poter individuare le migliori soluzioni tariffarie presenti sul mercato libero è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce oppure scaricare l’App di SOStariffe.it, disponibile su smartphone e tablet Android, su iPhone e su iPad. 

I vantaggi del prezzo fisso

Il mercato libero dell’energia offre svariate opzioni da tenere in considerazione. Molte di queste soluzioni vengono pubblicizzate come “offerte a prezzo fisso”. Si tratta di una gamma di tariffe che presenta un prezzo della componente energia della bolletta, quella legata ai consumi, fisso per un determinato periodo di tempo stabilito dalle condizioni contrattuali.

Scegliendo una soluzione di questo tipo, il cliente che attiva una nuova fornitura di elettricità avrà la certezza che il prezzo dell’energia, espresso in €/kWh, sarà fisso e bloccato per tutto il periodo stabilito dal contratto sottoscritto con il fornitore. Solitamente, le offerte di questo tipo garantiscono un prezzo fisso per 12 mesi ma ci sono anche offerte con prezzo bloccato per 18, 24 o addirittura 36 mesi. 

Il vantaggio garantito da queste offerte è legato a doppio filo alla certezza di poter contare su di un prezzo fisso dell’elettricità. In questo modo, scegliendo un’offerta a prezzo bloccato si avrà una protezione nel lungo periodo contro i possibili rincari tariffari del mercato energetico. Non sarà necessario monitorare costantemente l’andamento del prezzo dell’energia che sarà fisso e bloccato. 

Solo al termine del periodo di prezzo bloccato, il fornitore potrà effettuare una modifica delle condizioni contrattuali e, in particolare, del prezzo dell’energia. Tale modifica potrà non essere accettata dal cliente che sarà libero di scegliere se continuare a restare con l’attuale fornitore, accettando quindi la modifica del prezzo, oppure cambiare fornitore, attivando un’offerta luce più conveniente tra le tante opzioni del mercato libero.

Gli svantaggi del prezzo fisso

Scegliere un’offerta a prezzo fisso significa bloccare le condizioni tariffarie e, in particolare, il prezzo dell’energia elettrica utilizzata per un determinato periodo. Gli svantaggi legati a questa tipologia di offerte sono essenzialmente due. La prima cosa da considerare sono le conseguenze di una scelta sbagliata della tariffa a prezzo bloccato attivata. 

Scegliendo un’offerta a prezzo bloccato poco vantaggiosa, in quanto il prezzo fissato dalle condizioni contrattuali è molto più alto delle tariffe più convenienti sul mercato, comporterà un incremento dei costi per il cliente. L’aumento del costo dell’energia ha un effetto immediato sulla bolletta ed una scelta sbagliata della tariffa potrà tradursi facilmente in una vera e propria stangata in bolletta. 

Un altro svantaggio legato a questa tipologia di offerte è rappresentato dall’impossibilità di sfruttare un eventuale calo del prezzo dell’energia elettrica nel mercato all’ingrosso. L’esempio più calzante è legato al recente lockdown primaverile. Nel corso del secondo trimestre del 2020, per effetto del calo dei consumi di energia, si è registrato un netto calo del prezzo dell’elettricità. 

Gli utenti del mercato tutelato o chi aveva attivato un’offerta del mercato libero con prezzo variabile (legato ad esempio all’indice PUN – Prezzo Unico Nazionale) hanno registrato una forte riduzione del prezzo dell’elettricità e, quindi, una riduzione delle bollette (a parità di consumi). Quest’aspetto non è stato sfruttato da chi ha scelto un’offerta a prezzo bloccato in quanto le condizioni tariffarie della fornitura, in questo caso, non seguendo le variazioni periodiche di un indice di riferimento, come il PUN. 

Il mercato tutelato: il prezzo varia ogni tre mesi

Chi è ancora nel mercato tutelato, che terminerà tra poco più di un anno, non ha alcun controllo diretto sul prezzo dell’energia e non può scegliere quindi tra una tariffa a prezzo bloccato o una a prezzo variabile. Nel mercato tutelato, infatti, il prezzo dell’energia viene stabilito da ARERA, l’Autorità italiana per l’energia. In base all’andamento del mercato, ARERA aggiorna il prezzo dell’energia per i clienti in tutela.

Gli aggiornamenti vengono effettuati ogni tre mesi (a inizio gennaio, aprile, luglio e ottobre). Non c’è la possibilità di bloccare il prezzo per un periodo di tempo più lungo e quindi sfruttare i vantaggi legati all’attivazione di un prezzo bloccato. Sarà necessario puntare sulle offerte del mercato libero per ottenere risparmi e vantaggi maggiori.

Prezzo fisso o variabile: quale soluzione conviene di più

Come sottolineato in precedenza, il risparmio sulle bollette dell’energia elettrica (ma anche su quelle del gas) è legato a doppio filo alla scelta corretta della tariffa da attivare effettuando il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, nel caso in cui non lo si fosse già fatto. Nella scelta della tariffa più vantaggiosa sarà necessario confrontare i vantaggi delle offerte a prezzo fisso con quelli delle offerte a prezzo variabile. 

In linea di massima, non c’è una soluzione più vantaggiosa e conveniente rispetto ad un’altra. Le offerte a prezzo variabile, solitamente, presentano un costo dell’energia particolarmente contenuto. Molte offerte di questo tipo, ad esempio, consentono di sfruttare il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso (con variazioni mensili) a fronte di un canone mensile fisso. 

Le offerte a prezzo bloccato, invece, garantiscono una notevole protezione contro i rincari del mercato energetico. A differenza di quelle a prezzo variabile, che registrano aggiornamenti spesso ogni mese, le soluzioni a prezzo bloccato risultano essere particolarmente convenienti in quanto, grazie al blocco del prezzo, garantiscono all’utente di poter contare su di un prezzo contenuto per un lungo periodo di tempo.

Chiaramente, è fondamentale scegliere con cura l’offerta da attivare. Scegliendo una tariffa a prezzo bloccato caratterizzata da un costo dell’energia elettrica particolarmente elevato si perderanno tutti i vantaggi correlati al blocco del prezzo. Per poter risparmiare sulle bollette è, quindi, fondamentale prendersi tutto il tempo necessario per fare le giuste valutazioni. 

Con la comparazione online dell’offerte, ad esempio, è possibile individuare le migliori tariffe a prezzo bloccato e le migliori tariffe a prezzo variabile. Successivamente, l’utente potrà scegliere se attivare una soluzione che garantisce un prezzo fisso nel tempo oppure una soluzione variabile che potrebbe garantire un risparmio, in caso di calo dei prezzi nel mercato all’ingrosso, o un aumento dei costi.