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Bolletta, come leggerla: non solo costo dell’energia, ecco le voci che pesano di più

Per poter minimizzare l’importo delle bollette energetiche è necessario scegliere con attenzione le tariffe luce e gas da attivare individuando l’opzione più adatta alle proprie tra le tante opzioni presenti sul mercato libero dell’energia. Per velocizzare il processo di individuazione delle migliori offerte energetiche è possibile consultare il comparatore di SosTariffe.it che offre all’utente la possibilità di scegliere ed attivare l’offerta più idonea a quelle che sono le proprie necessità.

L’importo complessivo delle bollette energetiche comprende, in ogni caso, un gran numero di voci. In primo luogo c’è da considerare la spesa per la materia energia che si divide in una quota fissa (espressa in €/anno) ed in una quota energia (espressa in €/kWh). La quota energia è proporzionale al consumo energetico e rappresenta l’elemento che permette di differenziare le varie tariffe presenti sul mercato dell’energia. Per scegliere le offerte più vantaggiose è necessario individuare le tariffe che presentano un costo dell’energia più basso in assoluto.

A determinare i costi complessivi delle bollette energetiche intervengono anche una lunga serie di altri fattori. L’impatto di questi elementi viene fissato dall’Autorità per l’energia (ARERA) ed è uguale per tutti i fornitori. Un primo elemento da considerare è rappresentato dalle spese per il trasporto e la gestione del contatore.

Ci sono poi da considerare gli oneri di sistema, una porzione della bolletta che serve a coprire i costi relativi ad attività di interesse generale. Il prezzo degli oneri di sistema viene stabilito da ARERA su base trimestrale. Gli oneri di sistema si dividono in una quota fissa, non legata ai consumi e applicata solo alle abitazioni di non residenza, ed in una quota energia, legata al consumo e pagata sia dai residenti che da i non residenti.

A completare le voci di spesa delle bollette energetiche ci sono le imposte che sono stabilite dalla normativa. Tra le imposte troviamo le accise, che vengono applicate all’energia consumata, l’addizionale regionale, stabilita dalla regione di residenza (in alcune regioni questo costo extra è stato abolito) ed, infine, l’IVA che viene applicata sul totale della bolletta (per utilizzo domestico l’IVA è al 10% mentre per qualsiasi altro utilizzo, al netto di agevolazioni previste dalle norme vigenti, si applica l’IVA al 22%).

Il peso di ciascun componente della bolletta sull’importo finale varia ad ogni aggiornamento trimestrale comunicato da ARERA. Attualmente, la voce di Spesa per la materia energia rappresenta, per una famiglia “tipo” (consumo di energia elettrica annuo di 2700 kWh e consumo annuo di gas pari a 1400 Smc), circa il 45% del totale per quanto riguarda l’elettricità mentre per il gas naturale questa percentuale scende a poco più del 37%.

Le imposte, invece, pesano per il 13% sulla bolletta dell’elettricità e per il 38% su quella del gas. Per quanto riguarda gli oneri di sistema si registra un peso del 22% per l’energia elettrica e di poco più del 4% per il gas naturale. Le spese per il trasporto e la gestione del contatore sono pari al 18% per l’elettricità e a quasi il 20% del gas naturale.

Il prossimo aggiornamento dei prezzi, che andrà a modificare l’impatto delle varie componenti sul totale della bolletta, verrà comunicato da ARERA sul finire del mese di dicembre e diventerà effettivo ad inizio del prossimo mese di gennaio 2020.

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