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Blue economy 2.0, dall’Ue 550 milioni di euro per innovazione e sostenibilità

Nel corso della conferenza Il nostro oceano che si svolge a Malta sotto l’egida dell’UE (5-6 ottobre), l’Unione europea si è impegnata a realizzare 36 azioni concrete volte a migliorare lo stato di salute, la pulizia e la sicurezza dei mari. Tali impegni, che corrispondono ad oltre 550 milioni di EUR e prevedono attività in tutto il mondo, evidenziano la determinazione dell’UE a migliorare la situazione dei mari e a inviare un segnale positivo di incoraggiamento al resto del mondo (tanto governi quanto settore privato) affinché intensifichi i propri sforzi e affronti i crescenti problemi degli oceani, dall’inquinamento causato dai rifiuti di plastica alla tutela della vita marina, dalle conseguenze dei cambiamenti climatici alle attività criminali in mare.

I 36 impegni dell’UE sono descritti in dettaglio qui di seguito.

La sicurezza marittima, fondamentale per gli scambi e la prosperità mondiali, è attualmente minacciata da catastrofi naturali, pirateria, traffici e conflitti armati. Per rendere i nostri oceani più sicuri l’Unione europea ha annunciato:

L’inquinamento marino rappresenta un problema gravissimo se si pensa che ogni anno finiscono in mare oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti. Entro il 2050 i nostri oceani potrebbero contenere più plastica che pesci. Per far fronte a questi problemi l’UE ha annunciato:

L’economia blu sostenibile, attualmente stimata a 1 300 miliardi di EUR, dovrebbe raddoppiare secondo le previsioni entro il 2030. Questo tema è stato aggiunto dall’UE all’edizione di quest’anno della conferenza “Il nostro oceano” per promuovere maggiori sinergie tra le soluzioni sostenibili per gli oceani e favorire la crescita economica e l’occupazione nelle comunità costiere del mondo. A tal fine, l’UE ha annunciato:

Il cambiamento climatico si ripercuote in modo diretto e immediato sugli oceani. Tra i suoi effetti più allarmanti figurano l’innalzamento del livello dei mari e una crescente acidificazione. L’Unione europea ha pertanto annunciato:

Tutela dell’ambiente marino. Meno del 5% delle zone marine e costiere del mondo è attualmente tutelato dalla legge e la zona di applicazione effettiva è ancor più limitata, nonostante l’obiettivo di tutela del 10% entro il 2020 fissato dalle Nazioni Unite. L’Unione europea ha pertanto annunciato quanto segue:

La pesca sostenibile è un presupposto indispensabile per garantire alle generazioni future un accesso ininterrotto a prodotti ittici nutrienti e in quantità sufficiente. Per assicurare una pesca sostenibile in tutto il mondo, l’UE ha annunciato:

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