Key4biz

Blockchain. ’Cvl’, la criptovaluta nata per salvare i giornali. Come funziona

Come trovare nuovi modelli di business per i giornali in crisi? Attraverso una criptovaluta ad hoc e una piattaforma basata sulla tecnologia blockchain. L’idea arriva dagli Stati Uniti con l’emissione di ‘CVL’, la moneta virtuale nata per finanziare testate giornalistiche indipendenti di tutto il mondo che si occupano di sociale e di politica a livello locale, perché la crisi economica ha fortemente  ‘tagliato’ e quindi oscurato le edizioni locali. In generale l’idea è finanziare il giornalismo di qualità, etico e libero.

Come si installa il plugin per pubblicare le notizie e ricevere la moneta virtuale

A vendere la neonata moneta agli editori-partner è l’omonima società americana Civil media company,che ha anche realizzato il plugin Civil’s Newsroom Manager da installare sulla piattaforma CMS WordPress del proprio sito d’informazione. Gli editori che decidono di installare il plugin firmano uno smart contract e accettano le condizioni di pubblicazione definite dal comitato/consiglio civile composto da giornalisti esperti, accademici e avvocati e difensori della libertà di parola provenienti da tutto il mondo. Solo le testate approvate possono utilizzare il plugin. 

L’obiettivo di Civil, la piattaforma blockchain per il giornalismo di qualità 

CVL è nata ufficilamente la settimana scorsa dopo anni di studi. L’obiettivo è quello di promuovere un nuovo modo di fare giornalismo, indipendente, etico, anti-fake news e senza plagi, quindi certificato e anche protetto da ogni tentativo di censura grazie all’uso della Blockchain, un metodo di certificazione digitale inalterabile e finanziato con una criptovaluta: l’Ether. 

La fondazione Civil deve raccogliere 24 milioni di dollari nei prossimi 26 giorni e la partenza non è stata bruciante – ma i promotori dell’iniziativa non si perdono d’animo: pensano di poter offrire un nuovo futuro all’editoria. Hanno già cominciato a finanziare testate indipendenti a New York, in Colorado, a Chicago e altrove usando 5 milioni di dollari donati da Consensys, la più grande società di sviluppatori della piattaforma Ethereum, proposta sempre più spesso come base di applicazioni per la pubblica amministrazione. Nel dettaglio Civil Media Company ha stanziato 1 miliardo di dollari in sovvenzioni per sostenere una “prima flotta” di oltre 100 giornalisti con esperienza a tempo pieno in circa 15 redazioni. I 100 giornalisti dal The New Yorker, LA Times, BBC, The Guardian, Foreign Policy, Gawker e DNAinfo.

Vivian Schiller, attivissima giornalista e una delle fondatrici di Civili media company: “È come salire su una macchina del tempo: torniamo indietro di 25 anni, all’alba del world wide web e, sapendo gli errori che nel frattempo sono stati fatti, proviamo a ridisegnare un sistema informativo digitale integro e sostenibile”.

Ci crede anche l’Associated Press

Tra i partner della società Civil, che emette la criptovaluta Cvl, c’è anche l’Associated Press. L’agenzia stampa, nata nel 1846, punta dunque anche sulla blockchain e affiderà i suoi contenuti alla piattaforma digitale della startup in modo da monitorare con esattezza chi li utilizza rispettandone il diritto d’autore, tema di attualità con la riforma del copyright nell’Ue in corso. 

Dall’intesa Ap e Civil non è escluso che l’agenzia di stampa possa trarre nuovi ricavi nel momento in cui Civil riesca a stringere accordi commerciali con parti terze, desiderose di accedere a tutti i contenuti della sua piattaforma (ossia per leggere gli articoli di Ap e di altri giornali). Questa partnership rientra nello spirito volto all’Innovazione da parte di Associated Press, che non è nuova alle sperimentazioni. Ha mosso un passo anche nell’intelligenza artificiale a cui ha demandato la scrittura degli articoli più ripetitivi come quelli a carattere statistico o sugli andamenti di Borsa. Di rimando i giornalisti sgravati da questi compiti sono stati assegnati a reportage e inchieste.

Alla piattaforma di Civil partecipa, tra gli altri, il Colorado Sun, giornale lanciato da redattori esuli dal Denver Post, sempre con l’obiettivo di garantirsi accessi certificati e paganti.

Exit mobile version