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Bitcoin e criptovalute, nel 2021 sempre più utilizzate per chiedere riscatti. Il trend

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I responsabili degli attacchi ransomware utilizzeranno ancora di più monete virtuali come Monero, che consentono una maggiore tutela dell'anonimato, con conseguente difficoltà nel rintracciare il passaggio tra i portafogli.

La recente risalita dei Bitcoin è una notizia che fa felici anche gli hacker. La regina delle criptovalute sarà tra le protagoniste nel traffico economico del cybercrimine nel 2021. Lo rende noto Kaspersky, individuando i principali trend che dovrà affrontare il panorama finanziario nel prossimo anno.

Criptovalute: bitcoin e monero al top nel 2021

Oltre i bitcoin, secondo i ricercatori di sicurezza, nel 2021 aumenteranno altri metodi di scambio di denaro digitale, con la crescita di quelli che promettono ancora maggior privacy. Le estorsioni ai danni degli utenti punteranno proprio a questo: ricatti e pagamenti ancora tramite Bitcoin ma con il consolidamento di piattaforme, come Monero, che consentono una maggiore tutela dell’anonimato, con conseguente difficoltà nel rintracciare il passaggio tra i portafogli.

Il furto stesso di Bitcoin diventerà ancora più presente quando molte nazioni rischieranno la povertà a causa della pandemia. Con il crollo delle economie e il calo delle valute locali, un numero maggiore di persone potrebbe interessarsi al mondo della criminalità informatica, con un conseguente aumento dei casi. Grazie al successo delle loro operazioni, i responsabili degli attacchi ransomware alzeranno le somme di denaro richieste alle vittime, con la promessa di non pubblicare le informazioni rubate.

Bitrail: identificato in Italia il responsabile della ‘buco’ di 120 milioni di euro

Lo scorso 21 dicembre la Polizia Postale ha identificato l’autore del “più grande attacco cyberfinanziario in Italia, uno dei più grandi mai realizzati nel mondo nel settore delle criptovalute”: si tratta di un fiorentino di 34 anni responsabile di un “buco” pari a 120 milioni di euro sulla piattaforma informatica hackerata Bitgrail. Oltre 230 mila risparmiatori truffati.

L’uomo è accusato di frode informatica, auto-riciclaggio e bancarotta fraudolenta. La polizia postale italiana ha posto così “una pietra miliare a livello mondiale nel settore delle indagini sulle criptovalute, con un’indagine unica nel suo genere ad alto impatto tecnologico”.

“Per la prima volta in Italia e in Europa – ha sottolineato la polizia postale – si sono documentate condotte fraudolente e distrattive in danno di investitori, poste in essere integralmente su piattaforme informatiche e l’impiego di monete virtuali”.