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Bioenergie: la Puglia le sceglie per sconfiggere la crisi

Bioenergie

La Puglia ha deciso di scommettere sulle bioenergie come punto di forza dell’innovazione sostenibile per le Pmi del territorio, sposando il progetto europeo ‘STAR AgroEnergy’, capitanato dall’Università di Foggia e che   ha segnato la fase conclusiva con una conferenza nella sede di rappresentanza della Regione Puglia a Bruxelles.

‘STAR AgroEnergy’ è un’iniziativa di ampio respiro e grande portata, nata per armonizzare settori in passato considerati inconciliabili: la produzione di energia, l’ecosostenibilità, la cultura agricola delle aree rurali della parte europea che si affaccia sul Mediterraneo.

Ci aspettiamo che i risultati del progetto possano essere trasferiti al sistema delle Pmi – ha spiegato Adriana Agrimi, a capo del dipartimento per la ricerca industriale della Regione Puglia – e favorire la riconversione di settori produttivi tramite nuove tecnologie emergenti che portano a nuovi sbocchi di mercato’.

L’idea è quella di ‘ricostruire l’industria della terra come strumento per superare la crisi – ha aggiunto l’eurodeputata Elena Gentileche in un contesto di sviluppo sostenibile vede l’energia come un fattore strategico, assieme alla qualità e al capitale umano, per evitare il rischio di delocalizzazione delle imprese‘.

Fra i principali risultati del lavoro del progetto europeo, a cui hanno collaborato da partner Grecia, Spagna, Olanda, Gran Bretagna e Slovacchia, c’è la creazione dello Star Facility Centre, un polo scientifico all’avanguardia nel Mezzogiorno che si occupa di analisi di laboratorio e impianti dimostrativi sulle tecnologie di conversione di biomasse in energia. Gli ‘ingredienti’ principali da trasformare in energia sono residui agricoli, zootecnici, agroalimentari, destinati ad impianti di piccola taglia, per soddisfare i bisogni locali.

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