Big data e open data, una miniera digitale da 5 miliardi di dollari

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Le città intelligenti hanno bisogno di nuovi servizi e questo è possibile solo a partire dai dati aperti e i big data che valgono ogni anno per le aziende e le amministrazioni pubbliche dai 3 ai 5 miliardi di dollari.

Alla prossima London Tech Week (15 – 21 giugno) l’acceleratore di startup per la smart city Congicity, del Gruppo Canary Wharf, illustrerà tramite Joe Gardiner di Entiq il potenziale di mercato dei dati e il loro ruolo nella crescita e nel mondo del lavoro.

In un’anticipazione su TechCityInsider, l’esperto ha affermato  che i dati sono le nuove miniere d’oro digitale per le città e i loro progetti smart city. I dati ci permettono di acquisire informazioni, quindi conoscenza del territorio urbano e dei sui abitanti e, come si dice, la conoscenza è potere.

Un potere di cambiare la città in chiave tecnologica, economica, sociale e culturale, coinvolgendo aziende, amministratori, cittadini in uno switch-off digitale non più rimandabile. Il numero di cittadini dei centri urbani sta aumentando in maniera esponenziale e questo comporta già ora nuove necessità da un punto di vista energetico, alimentare, organizzativo, di servizi, di qualità della vita, di vivibilità, sicurezza e sostenibilità ambientale.

Le nuove tecnologie machine-to-machine (M2M), la sensoristica, le soluzioni internet of thigns, sono solo alcuni degli strumenti utili alla raccolta di dati, di grandi quantità di dati (big data), che dovranno essere aperti (open data) se si vuole sfruttare il loro potenziale nel processo di trasformazione della città, a partire della informazioni che veicolano e dalle esigenze dei cittadini che esprimono, sviluppando infine servizi efficienti di nuova generazione.

Riportando quanto affermato da Gardiner, i big/open data valgono al momento dai 3 ai 5 miliardi di dollari in termini di servizi aziendali e di applicazioni sul mercato. Dato frutto di un trend positivo, che non potrà che aumentare nel tempo, grazie alla diffusione delle tecnologie smart city.

Il Governo britannico, a riguardo, ha lanciato lo scorso anno la piattaforma open data Data.gov.uk con oltre 20 mila set di dati accessibili a tutti, soprattutto sviluppatori.