Colpo grosso per Bending Spoons. La società italiana, già nota a livello globale per app come Evernote e Splice, ha annunciato l’acquisizione di Vimeo, storica piattaforma video per le imprese quotata al Nasdaq. L’operazione, dal valore di circa 1,38 miliardi di dollari, sarà interamente in denaro e rappresenta uno dei deal più rilevanti degli ultimi anni nel settore digitale europeo.
In base all’accordo, gli azionisti di Vimeo riceveranno 7,85 dollari per azione, con un premio del 91% rispetto alla media degli ultimi 60 giorni di contrattazioni. Una cifra che ha convinto il board di Vimeo a dare il via libera all’unanimità, considerandola la soluzione più vantaggiosa per gli investitori e il futuro della piattaforma.
“Dopo un’attenta analisi delle alternative, abbiamo ritenuto questa transazione la scelta migliore, garantendo valore agli azionisti e un percorso di crescita più rapido per la società”, ha dichiarato Glenn H. Schiffman, presidente del CdA di Vimeo.
Un brand storico che guarda al futuro
Fondata nel 2004 come alternativa creativa a YouTube, Vimeo è diventata nel tempo un punto di riferimento per creator, imprese e professionisti che cercano soluzioni video di qualità, dal self-serve fino all’offerta enterprise. Il CEO Philip Moyer ha sottolineato come la partnership con Bending Spoons darà nuovo slancio al prodotto, con focus su innovazione, affidabilità e community.
Dal canto suo, Luca Ferrari, CEO e co-fondatore di Bending Spoons, ha rimarcato la strategia di lungo termine: “Vimeo è un brand pionieristico nello spazio video. La nostra filosofia è acquisire aziende con l’obiettivo di gestirle a tempo indeterminato. Investiremo negli Stati Uniti e nei mercati chiave, potenziando l’offerta sia per i creator sia per le imprese, con un’attenzione particolare a nuove funzionalità basate su AI responsabile”.
Dopo WeTransfer, un altro colpo internazionale
Quella di Vimeo non è la prima acquisizione di peso per l’azienda milanese. Lo scorso anno, Bending Spoons ha comprato WeTransfer, la piattaforma olandese di file sharing e collaborazione fondata da Bas Beerens, Nalden e Damian Bradfield.
Il CEO di WeTransfer, Alexandar Vassilev, aveva commentato l’operazione sottolineando la crescita della piattaforma, che oggi serve più di 600.000 abbonati e 80 milioni di utenti attivi mensili, e la perfetta complementarità con i prodotti creativi di Bending Spoons.
Secondo gli analisti, con questa mossa il valore dell’ex startup milanese — già stimata a 2,55 miliardi dopo un aumento di capitale da 150 milioni a inizio anno — avrebbe superato la soglia dei 3 miliardi di dollari.
Una mossa che rafforza l’Italia digitale
Con le acquisizioni di WeTransfer e Vimeo, Bending Spoons consolida la propria posizione di player globale capace di competere con i colossi americani e asiatici. Dopo aver rilanciato marchi internazionali come Evernote, ora mette le mani su due icone del web, con operazioni che portano in primo piano l’ecosistema tecnologico italiano sulla scena mondiale. Un passo che segna non solo la crescita di Bending Spoons, ma anche un segnale forte: l’Italia digitale può giocare da protagonista nella competizione globale.
La transazione per Vimeo dovrebbe concludersi entro il quarto trimestre del 2025, con la conseguente uscita dal listino Nasdaq e il ritorno a una gestione da società privata.
Gli advisor coinvolti sono di primissimo livello: Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom LLP e Allen & Company LLC per Vimeo; Latham & Watkins LLP, J.P. Morgan, Wells Fargo e BNP Paribas per Bending Spoons, con la consulenza di EY sul fronte fiscale e finanziario.