COMMEDIA

Belli di papà

a cura di cinematografo.it |

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2015 – Italia

Vincenzo è un ricco industriale milanese. In seguito alla morte improvvisa della moglie, deve prendersi cura dei tre figli: Matteo, Chiara e Andrea tutti ventenni. I ragazzi vivono un vita piena di agi e senza alcuna responsabilità. Un po’ viziati, non conoscono il senso del dovere e non hanno voglia di guardare al futuro. Vincenzo li trae in inganno per riportarli alla realtà. Li avvisa che l’azienda di famiglia sta fallendo per bancarotta fraudolenta. Da qui la fuga, degna di veri latitanti. I tre ragazzi insieme al padre si rifugiano in una casa di campagna in Puglia e si cimentano in qualcosa per loro del tutto nuovo: il lavoro.

Belli di papà è una commedia di Guido Chiesa, già regista di Il partigiano Johnny (2000), Lavorare con lentezza (2004) e Io sono con te (2010). Un nuovo film per Chiesa che si discosta dalla storia e dalla letteratura per cedere alle esigenze di mercato, pur restando nel sociale e mantenendo il solito humor inglese. Ispirato a Nosotros los nobles, film di Gary Alazraki, la sceneggiatura mette a confronto nord e sud, Milano e la Puglia. ‘Non era nostra intenzione né fare un film sociologico, tanto meno di denuncia dei problemi del Sud – afferma Chiesa –. C’è chi sa farli molto meglio e con più competenza di noi. Ci interessava invece ambientare la storia in quello che sembra un contesto degradato, per poi invece scoprire al suo interno una umanità varia, ricca di sfumature, con idee e preoccupazioni tutt’altro che scontate’. Chiesa, insieme a Giovanni Bugnetti che con lui ha scritto il film, architetta una trama divertente e incisiva, ricca di intrighi ed equivoci. Una commedia che gioca tra realtà e finzione e lo fa in modo piacevole, vivace e di vero intrattenimento.

Belli di papà foto 1

Guido Chiesa disegna personaggi reali, contemporanei e dalle mille sfaccettature. Dall’inizio alla fine si assiste al cambio di registro. Il film cresce insieme all’esperienza dei tre ragazzi e del padre. Non solo la famiglia, ma anche la crisi per ricordare al grande pubblico che nonostante tutto i soldi non danno la felicità. Lo ricorda bene Vincenzo. Uomo, padre e maestro di vita, interpretato da Diego Abatantuono sempre impeccabile e con la sua innata vivacità. ‘Il tutto naturalmente è raccontato con i toni della commedia – spiega il regista –, non solo per i meccanismi, ma anche per la storia, i personaggi e l’ambientazione, nel solco di una certa commedia italiana capace di far divertire, ma anche riflettere, emozionare, persino commuovere’.

Belli di papà, tra una battuta e l’altra, spinge a una riflessione verso il domani, verso quel futuro incerto che si prospetta per tanti giovani. Come suggerisce Chiesa, la speranza sta nel prendere la vita in mano e creare nuove prospettive di lavoro e responsabilità. ‘Dopo aver visto la commedia originale e aver letto il copione che ne è stato tratto, ho visto confermate la loro tesi – aggiunge Abatantuono –. Mi sembrava una bella idea, un film dalle caratteristiche importanti che poteva affrontare temi grandi e sempre attuali come la famiglia, la ricchezza, la povertà, il lavoro, i sacrifici. Io e quelli della mia generazione, nati nel dopoguerra, in confronto ai nostri genitori e nonni siamo stati dei privilegiati, poi in seguito abbiamo cercato di agevolare il più possibile i nostri figli (certe volte anche troppo, tutti vogliono tenerli nella bambagia…) e molti sono diventati ragazzi un po’ viziati: nella nostra storia c’è una voglia di ricondurre i tre giovani protagonisti alla realtà passando attraverso l’esperienza del lavoro e della fatica; il tutto ovviamente raccontato in una chiave divertente’.

Belli di papà foto 2

Regia: Guido Chiesa

Attori: Diego Abatantuono (Vincenzo), Andrea Pisani (Matteo), Matilde Gioli (Chiara), Francesco Di Raimondo (Andrea), Marco Zingaro (Rocco), Antonio Catania (Giovanni), Francesco Facchinetti (Loris), Nicola Nocella (Ferdinando), Uccio De Santis (Donato), Barbara Tabita (Anna), Niccolò Senni (Carlo), Valentina Principi (Benedetta)

Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Bognetti e Guido Chiesa

Fotografia: Federico Masiero

Musiche: Andrea Farri

Montaggio: Luca Gasparini

Scenografia: Tonino Zera

Costui: Patrizia Chericoni

Durata: 100’

Genere: Commedia

Data di uscita in sala: 29 ottobre 2015

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