Lo studio

Banking-as-a-Service per 4 miliardi di persone nel mondo entro il 2026

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Cresce il comparto del banking online e dei servizi connessi, grazie all’impiego di nuove soluzioni tecnologiche per la trasformazione digitale del mercato finanziario.

La pandemia di Covid-19 ha interessato praticamente tutti o quasi i Paesi del mondo, portando le persone ad utilizzare molto di più che in passato internet e i suoi servizi, sia su web, sia su rete mobile. Il Banking-as-a-Service o BaaS è uno dei settori che più è cresciuto e le stime sono per un ulteriore incremento di users.

Secondo un nuovo Studio di Juniper Research, entro il 2026 potrebbero essere più di 4,2 miliardi gli utenti globali di piattaforme BaaS.

Un salto enorme in soli 4 o 5 anni, perché il 2021 dovrebbe chiudersi, secondo le attese, con non oltre 2,5 miliardi di utenti di soluzioni banking-as-a-service a livello mondiale.

Un settore chiave per la transizione digitale del comparto finanziario, che al momento vede pochi grandi player sul campo, tra cui: Bank of America, la britannica HSBC, JPMorgan Chase, la spagnola BBVA e la DBS Bank di Singapore.

La Bank of America, ad esempio, ha visto un notevole aumento di clienti online grazie anche all’impiego del chatbot Erica, che molto consenso ha riscosso per efficienza e qualità del servizio.

JPMorgan Chase ha sperimentato la blockchain, per citare un altro caso, mentre la BBVA ha lanciato diverse iniziative digitali, incluso il trading di criptovalute.

Queste banche sono riuscite a crescere, nonostante la pandemia, grazie a strategie di trasformazione digitale ben pianificate ed eseguite – ha affermato il coautore della ricerca, Damla Sat – le altre banche dovranno anch’esse tracciare una roadmap altrettanto ampie e ambiziosa, se non vogliono essere lasciate indietro dalla concorrenza“.