Cyber 4.0

Bando nazionale per la cybersecurity dall’automotive alla sanità

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I progetti, per i quali è prevista una dotazione finanziaria di un milione di euro, potranno essere presentati entro il 21 maggio 2021 e dovranno riguardare quattro aree tematiche: cybersecurity a 360°, cybersecurity applicata allo spazio, all’automotive e all’eHealth.

C’è tempo fino al 21 maggio 2021 per partecipare al bando “Cyber 4.0 pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico per lo sviluppo di soluzioni cybersecurity applicabili in diversi settori chiave per la nostra società e per l’economia.

Un milione di euro è la dotazione finanziaria e i progetti da presentare dovranno essere relativi a quattro aree tematiche centrali: cybersecuritya 360°, cybersecurity applicata allo spazio (space economy/industry), automotive (industria automobilistica, processi di digitalizzazione/automazione) e eHealth (tecnologie digitali per salute e sanità).

A chi si rivolge il bando “Cyber 4.0”

Il bando si rivolge direttamente alle imprese italiane, in particolare piccole e medie imprese, ed è il primo del centro di competenza Cyber 4.0, che vede come ente capofila La Sapienza Università di Roma e un partenariato pubblico-privato di organismi pubblici di ricerca e imprese.

Lo scopo è favorire la collaborazione tra il mondo imprenditoriale e il centro di competenza, primo passo da cui far nascere progetti di innovazione e per agevolare lo scambio di conoscenze e competenze.

Altre finalità dell’iniziativa sono la promozione dello sviluppo tecnologico e digitale nel settore industriale, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, e favorire le ricadute sul territorio in termini di impatto sociale, economico, ambientale, sul lavoro e sulla competitività del sistema produttivo italiano, aumentando il contenuto tecnico-scientifico di prodotti, processi e/o servizi.

Nel nostro Pese è necessario compiere passi in avanti più deciso, in questo senso, e i dati sugli attacchi informatici ad imprese, enti pubblici, amministrazioni centrali e locali ed infrastrutture sensibili, testimoniano di una troppo lenta transizione culturale alla cybersecurity.

La necessità di accelerare sulla cybersecurity in Italia

Un primo segnale, in tal senso, è arrivato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Franco Gabrielli, che in audizione al Copasir ha confermato quanto già anticipato giovedì in un’intervista esclusiva a Cybersecurity Italia: “E’ venuto il momento di dar vita a un’Agenzia che tratti in maniera olistica la sicurezza cibernetica e l’accrescimento culturale in questo settore ma che si ponga fuori dal comparto dell’intelligence”.

Nell’ultima Relazione annuale dell’Intelligence, consegnata dal Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) al Parlamento, è emerso che nel 2020 sono aumenti del +20% gli attacchi cibernetici contro assetti rilevanti per la sicurezza nazionale.

A livello mondiale, sono cresciuti del +30% gli attacchi ai sistemi di controllo industriale durante il 2020. In Italia l’incremento è stato stimato attorno al +27%. Tra i settori più colpiti troviamo quello dell’ingegneria e dell’integrazione di Ics, con una crescita di quasi il +8%, seguito da building automation e oil&gas, con una crescita rispettivamente del +7% e del +6,2%.