chi sono 6 vincitori

Bando MiSe su 5G, al primo posto i progetti dell’Ateneo di Cassino con CNIT e TIM e quello di Siae con Wind Tre

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I 6 vincitori del bando del Mise per la sperimentazione, la ricerca applicata ed il trasferimento tecnologico attraverso le reti cellulari 5G in ambito urbano. Al primo posto il progetto dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale insieme al CNIT e TIM per realizzare una rete 5G ad Artena in provincia di Roma. Patuanelli: "Puntiamo molto sui progetti presentati dai Comuni e dagli Enti di ricerca".

Sono sei i progetti che saranno finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSe) con 4 milioni per la sperimentazione, la ricerca applicata ed il trasferimento tecnologico attraverso le reti cellulari 5G in ambito urbano. L’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, capofila della proposta progettuale Smart Urban Mobility Management, si è piazzata, a pari merito con la proposta progettuale di SIAE insieme a Wind Tre in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza” e Blockchain Core, al primo posto. “Un risultato straordinario che conferma ancora una volta l’eccellenza della ricerca svolta presso l’ateneo di Cassino e testimonia la capacità di innovazione e la competitività dei nostri docenti e ricercatori” ha dichiarato soddisfatto il Rettore, prof. Giovanni Betta.

Gli altri 4 progetti ammessi al finanziamento sono proposti dal Comune di Catanzaro, dalle Università di Cagliari e Bari, dall’AgID e dalla SIAE.

Patuanelli: “Puntiamo molto sui progetti presentati dai Comuni e dagli Enti di ricerca”

“Si tratta di un ulteriore passo in avanti nel percorso di sperimentazione delle tecnologie emergenti avviato dal MiSE che vede il nostro Paese in prima linea a livello europeo – ha dichiarato il Ministro Stefano Patuanelli. Puntiamo molto sui progetti presentati dai Comuni e dagli Enti di ricerca ammessi al finanziamento come volano per la creazione di nuovi servizi in settori strategici per l’economia del nostro Paese e per il benessere dei cittadini”.

Bando Mise 5G, la graduatoria finale

Realizzare anche una rete 5G ad Artena (provincia di Roma)

Dunque saranno sei in totale i progetti finanziati dal MISE, su un totale di 17 presenti in graduatoria. Il progetto dell’ateneo cassinate, sviluppato in collaborazione con TIM e con il Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni (CNIT), permetterà di realizzare una rete 5G presso il Comune di Artena (città metropolitana di Roma) e di avviare sperimentazioni su tematiche di smart mobility, utilizzando le potenzialità della rete 5G, della Internet of Things, e sfruttando algoritmi avanzati di analisi ed autenticazione dei dati basati sull’Intelligenza Artificiale e sull’uso della blockchain.

Un progetto da 1,2 milioni di euro

“Il progetto permetterà di implementare simultaneamente connessioni a banda ultralarga e connessioni a bassa latenza ed alta affidabilità, permettendo di confrontare i trade-off sperimentali di prestazioni con quelli predetti dagli studi teorici. Questa è certamente una grande opportunità di crescita per i nostri studenti e i nostri giovani ricercatori”, ha dichiarato il responsabile e referente scientifico del progetto il Prof. Stefano Buzzi, ordinario di Telecomunicazioni presso l’Università di Cassino, e da lungo tempo studioso delle reti cellulari di nuova generazione. L’importo complessivo del progetto è pari a 1.250.000 euro, di cui l’80% erogato dal MISE ed il 20% a carico dei proponenti il progetto. Il finanziamento di pertinenza dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale per l’esecuzione del progetto ammonta a circa 400.000 euro.

La sintesi degli altri 5 progetti

SIAE, la gestione dei diritti d’autore su reti 5G con Blockchain

Il progetto – “Gestione dei diritti d’autore su reti 5G con Blockchain” – rientra nel programma avviato da SIAE sullo studio dell’applicazione della tecnologia blockchain alla gestione del diritto d’autore. In questo contesto, Wind Tre fornirà le risorse di rete necessarie per implementare meccanismi di transazione automatizzati.
L’iniziativa vuole assicurare una gestione più efficiente e trasparente della filiera del diritto d’autore e, quindi, una più efficace ed equa remunerazione dei contenuti creativi, cercando al contempo di limitare anche gli effetti della pirateria.
“L’obiettivo di SIAE”, ha dichiarato il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini, “è quello di favorire il passaggio verso un modello che ha veramente il potenziale di far tornare i creatori al centro. Il progetto rappresenta quindi un primo passo verso la creazione di una rete che tuteli veramente il diritto d’autore e i contenuti creativi”.
“Wind Tre mette a disposizione la propria tecnologia e le proprie competenze per arricchire la fruizione di contenuti multimediali, con qualità e modalità del tutto nuove, ma anche per favorire la tutela del diritto d’autore”, ha affermato Enrico Barsotti, CEO Office Director di Wind Tre. “Nell’era degli ecosistemi 5G, il ruolo dell’operatore di tlc, infatti, non è più solo quello di fornire connettività, ma anche, e soprattutto, quello di proporsi come abilitatore di servizi innovativi”, ha concluso Barsotti.

Catanzaro 4.0

La proposta progettuale, sviluppata insieme a Vodafone Italia, ricade nel settore del turismo ed ha l’obiettivo di garantire una “nuova” ed innovativa accessibilità alle risorse culturali, ambientali ed ai servizi del Comune di Catanzaro. In particolare, il progetto mira alla promozione del cd “Turismo 4.0”, sviluppando percorsi di scoperta e apprendimento dei beni ambientali e turistico-culturali, itinerari immersivi, guide virtuali, tool di realtà aumentata, servizi di infomobilità e supporto in tempo reale agli utenti, sfruttando le potenzialità delle tecnologie emergenti. A tal fine si utilizzeranno le nuove tecnologie per sviluppare APP guida multilingua, App mobile di VR/AR (realtà virtuale/realtà aumentata), IOT Devices (Internet of Things) per percorsi di guida assistita nei beni culturali. L’iniziativa, inoltre, vuole rappresentare una leva a favore dello sviluppo imprenditoriale locale per PMI e start up innovative, favorendo la creazione di laboratori sperimentali finalizzati a trasferire le conoscenze sviluppate agli attori del territorio orientati ad investire nel “Turismo 4.0.”, anche al fine di attrarre investimenti di soggetti privati che basano il loro modello di business sulle tecnologie innovative.

Smart Ivrea project di AgID

L’idea progettuale consiste nella realizzazione di una piattaforma per la gestione delle “comunità intelligenti”, da svilupparsi inizialmente nella città di Ivrea, selezionata come territorio pilota, ma replicabile anche su altre realtà. La novità risiede nello sviluppo di un modello Smart cities-as a service (Scaas), volto ad ottimizzare l’erogazione dei servizi pubblici esistenti, introducendo alcuni principi dell’economia comportamentale (sistema premiale per l’assunzione di comportamenti virtuosi del cittadino, sentiment analysis) e della governance partecipata (eVoting e crowdfunding), determinando una partecipazione attiva del cittadino alla vita sociale, culturale e politica del territorio, arrivando fino al lancio del primo ecosistema nazionale di moneta virtuale (Ivrea-Coin), attraverso cui il cittadino possa acquistare sia i servizi erogati dall’amministrazione che, eventualmente, quelli offerti dalle PMI. La proposta progettuale prevede di definire un territorio inclusivo per i propri cittadini e di rendere più efficienti i servizi erogati mediante l’uso delle tecnologie abilitanti, quali Blockchain, IA (intelligenza artificiale) e IoT (Internet of Things), sfruttando a pieno le caratteristiche della connettività 5G. La costituzione di un modello efficiente ed efficace per la gestione delle “comunità intelligenti” appare un fattore di sviluppo economico per tutto il territorio nazionale. La finalità del progetto è quella di replicare la filosofia “olivettiana” nei confronti dei propri dipendenti, a tutti i cittadini, individuando una landscape community.

Università di Cagliari, monitoraggio distribuito sicuro, affidabile ed intelligente

Sperimentare l’introduzione di sistemi finalizzati al monitoraggio distribuito sicuro, affidabile ed intelligente. È questo il principale obiettivo del progetto di monitoraggio intelligente su tecnologie 5G sviluppato dall’Università di Cagliari, insieme a Linkem e Tiscali.

La proposta progettuale ha l’obiettivo di sperimentare l’introduzione di sistemi di sensing distribuito, focalizzati nell’ambito della “green economy”, partendo da due casi studio: la mobilità sostenibile e la gestione del servizio idrico. Entrambi verranno implementati in siti pilota nell’area urbana ed extraurbana di Cagliari e nei comuni di Guspini ed Iglesias. Con riferimento al primo caso studio, si ha l’obiettivo di estrarre informazioni utili alla PA a pianificare e gestire il trasporto pubblico e a monitorare l’afflusso di persone in determinate situazioni ed eventi (ad esempio durante lo sbarco dei turisti dalla nave, le feste cittadine, le manifestazioni). Il secondo caso studio riguarda la gestione del servizio idrico in ambito urbano ed ha l’obiettivo di consentire sia al cittadino che al gestore il monitoraggio puntuale sia dei consumi che della qualità dell’acqua. La realizzazione del progetto sarà possibile grazie alle seguenti tecnologie: IoT (Internet of Things), utile allo sviluppo delle applicazioni necessarie alla realizzazione del progetto; Blockchain, necessaria ad assicurare un sistema sicuro e decentralizzato per lo scambio e la conservazione dei dati; IA (intelligenza artificiale) per l’analisi dei dati; il tutto verrà implementato mediante l’architettura di rete di ultima generazione 5G. Lo sviluppo di quest’idea progettuale potrà essere un esempio sia per la PA che per le aziende private al fine di sviluppare ulteriori progetti in altri settori, con lo scopo di ridurre i consumi (in particolare nel settore dell’energia) e di rendere più efficienti e qualitativamente migliori i servizi attinenti alla gestione dei flussi di persone.

I due use cases saranno abilitati dalla tecnologia 5G di Linkem e implementati nell’area urbana ed extraurbana di Cagliari, nonché in aree interne del territorio Sardo, in particolare grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali dei comuni di Guspini ed Iglesias.

L’infrastruttura 5G a disposizione per l’implementazione degli use cases considerati in questo progetto sfrutterà l’architettura di rete di ultima generazione basata sulla disponibilità di frequenze 5G di cui Linkem è licenziataria.

L’Università di Cagliari, in qualità di capofila, porta in dote al progetto le competenze in termini di ricerca e sviluppo principalmente su IoT, blockchain ed analisi del segnale radio.

L’Istituto Nazionale Di Fisica Nucleare (INFN) contribuisce al progetto mettendo a disposizione l’infrastruttura cloud e strumenti per l’AI. Mentre le PMI innovative GreenShare e Flosslab si occupano dello sviluppo e sperimentazione dei due use-case.

Inoltre, pur non facendo parte formalmente dell’aggregazione, hanno manifestato il proprio interesse alla realizzazione del progetto e degli use cases nei due ambiti applicativi individuati, la Regione Sardegna, il Comune di Cagliari, i Comuni di Guspini e Iglesias, CTM S.p.A. (azienda di trasporto pubblico locale), Abbanoa S.p.A. (gestore unico del Servizio Idrico Integrato).

Politecnico di Bari, Blockchain and Artificial Intelligence for Ubiquitous computing via 5G

Il progetto punta a definire e proporre soluzioni hardware e software innovative per i seguenti casi studio: la gestione efficiente degli impianti di illuminazione pubblica, l’analisi e la certificazione dei dati di mobilità, la logistica dell’ultimo miglio e la tracciabilità della filiera produttiva. Per lo studio dei casi sopra esposti verranno sviluppate infrastrutture, tecnologie e servizi volti ad ottimizzare la gestione e il monitoraggio delle informazioni raccolte, creando database fondati sulla Blockchain. Le soluzioni proposte saranno sviluppate facendo riferimento all’infrastruttura di rete 5G come elemento in grado di valorizzare l’analisi dei dati raccolti attraverso l’utilizzo di tecnologie emergenti come IoT (Internet of Things), Blockchain e algoritmi di intelligenza artificiale. Al fine di garantire la replicabilità dei risultati, le attività svolte saranno integrate nell’ambito di protocolli di comunicazione, standard e strumenti open, in modo da assicurare la riproducibilità dell’architettura sviluppata, non solo in altri territori, ma anche in ambiti e contesti diversi.