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Banda ultralarga: la Ue verso il via libera al piano italiano

di A.T. |

L’antitrust europeo deve appurare che il piano non sia contrario alle norme europee sugli aiuti di Stato.

Sarebbe tutto pronto per il via libera della Ue al piano italiano per la banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato, notificato a Bruxelles alla fine del mese scorso dopo la pre-notifica a dicembre 2015.

“Non ci sono grandi problemi, è quasi tutto risolto e stiamo andando verso un atterraggio morbido”, ha riferito una fonte di Bruxelles all’Ansa.

Un via libera atteso per poter procedere con la stesura dei prossimi bandi di gara per la realizzazione delle reti ultrabroadband nelle aree a fallimento di mercato, nelle quali si prevede un intervento diretto dello Stato, con le infrastrutture che resteranno in mano pubblica.

L’Antitrust europeo deve pertanto appurare che il piano così concepito non sia contrario alle norme europee sugli aiuti di Stato.

L’intervento diretto sarebbe limitato a una parte del Cluster C (per le quali si stima che gli operatori possano maturare l’interesse a investire in reti con più di 100 Mbps soltanto grazie a un sostegno statale) e al Cluster D (aree tipicamente a fallimento di mercato per le quali solo l’intervento pubblico può garantire alla popolazione residente un servizio di connettività a più di 30 Mbps).

Per quest’ultimo, in particolare, che include 4.300 comuni dove risiedono circa 9,4 milioni di persone (il 15% della popolazione) il piano elaborato dal Governo prevedeva una forma di incentivo pubblico concesso in misura maggiore a fondo perduto, “considerando le infrastrutture a banda ultralarga strategiche ai fini delle politiche di coesione per lo sviluppo dei territori particolarmente disagiati, con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE-27 (17 mila euro)”.

Il Governo, dal canto suo, come annunciato dal premier Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dello scorso 7 aprile, conta di avere il placet di Bruxelles entro il 29 aprile, giorno in cui si terrà l’Internet Day e verrà presentato il primo bando sulla banda ultralarga.

“Sarà il primo di una serie di bandi con i quali portare a tutti i cittadini entro il 2020 la connessione Internet ad alta velocità”, ha affermato Renzi.