Ultrabroadband

Banda ultralarga, a Open Fiber la seconda gara Infratel per le aree bianche

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Open Fiber si aggiudica anche il secondo bando Infratel per portare la banda ultralarga in dieci regioni a fallimento di mercato. Domani la concessione per le sei regioni del primo bando.

Open Fiber, la società della fibra che fa capo ad Enel e Cdp, ha presentato le offerte più alte e quindi risulta vincitrice in tutti i lotti della seconda gara Infratel per portare la fibra nelle aree bianche del paese. Open Fiber che si è aggiudicata così anche questa seconda gara, del valore di 1,2 miliardi, che riguarda 3.710 Comuni (5,5 milioni di persone, 3,9 milioni di unità abitative o aziendali) in dieci regioni, in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e provincia autonoma di Trento. Tim e Fastweb non hanno partecipato al secondo bando, dopo aver perso il ricorso per la prima gara.

Questi comuni si aggiungono ai 3.043 in altre sei regioni (Abruzzo, Molise, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) inclusi nel primo bando Infratel, anch’esso vinto da Open Fiber.

Per portare la fibra ottica nelle aree ‘bianche’ Open Fiber ha tempo 36 mesi dalla firma della concessione, che è attesa in autunno. Se tutto va bene, entro la fine del 2020 i 3.710 comuni coinvolti dovranno avere l’Internet veloce. Così come i 3.043 del primo bando.

La prima gara

Per la prima gara è prevista domani la firma della concessione, alla presenza del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti e del sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, oltre all’amministratore delegato di Open Fiber Tommaso Pompei (ex Wind) e presieduta da Franco Bassanini (ex Cdp), Maurizio Dècina, presidente di Infratel e Domenico Tudini, amministratore delegato di Infratel. In totale quindi saranno 6.753 i comuni italiani che dovranno avere la banda ultralarga entro la fine del 2020, sotto la regia di Open Fiber.

Obiettivi e velocità

L’Agenda digitale italiana prevede che entro il 2020 sia coperto l’85% del territorio con connessioni a 100 Mbps per le aree C (i piccoli comuni) e 30 Mbps nelle aree più remote e rurali (case sparse). Fra i concorrenti di Open Fiber nel secondo bando, su alcune regioni, c’era Acea, la società multiutilty di Roma.