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Banda ultralarga, il PD alle grandi manovre per sbloccare l’impasse

Nazareno

Il PD prende in mano la partita della banda ultralarga e tenta la mediazione fra le parti, distanti fra loro, perché la Strategia nazionale voluta dal Governo si realizzi nei tempi stabiliti. Questo il senso della riunione fra tutti gli stakeholder della partita della fibra ottica convocata oggi al Nazareno dagli esponenti democratici Sergio Boccadutri e Ernesto Carbone.

Alla riunione, durata un paio d’ore, hanno preso parte il sottosegretario Antonello Giacomelli, Franco Bassanini, presidente della Cassa depositi e Prestiti che controlla Metroweb, il presidente di Vodafone Italia Pietro Guindani, l’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano, l’amministratore delegato di Fastweb, Alberto Calcagno. All’incontro hanno preso parte anche i presidenti dell’Agcom Angelo Marcello Cardani, il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella e il commissario dell’Autorità per le Comunicazioni, Antonio Nicita. Assenti invece i vertici di Wind, che al momento non ha investimenti nella fibra ottica.

Antonello Giacomelli, uscendo dalla riunione, ha detto che “l’incontro è andato bene ed è stato organizzato per definire la politica del Pd nel settore del digitale”.

“Abbiamo organizzato l’incontro di oggi con gli operatori TLC perché la realizzazione del piano sulla banda ultralarga è una necessità per il sistema Paese – ha detto il responsabile innovazione del Pd Ernesto Carbone – Per questo il Partito Democratico, che lavora per il bene degli italiani, farà di tutto perché il piano sia realizzato nei tempi previsti. La riunione è stata un’occasione di confronto franco, utile e proficuo tra i diversi protagonisti, dove si sono trovate, a dispetto delle aspettative, eccezionali convergenze. Il PD farà scaturire da questa occasione un impegno permanente affinché l’Italia colmi il suo ritardo e compia nel breve periodo la svolta digitale, a partire dalla riforma della PA”. 

L’intenzione del partito, spiega a Radiocor Sergio Boccadutri, coordinatore area innovazione del Pd, è “far partire un tavolo permanente per l’Italia digitale che si occupi dei temi del digitale e dell’innovazione sia a livello nazionale sia declinati a livello periferico”. L’iniziativa del Pd non “si sostituisce né si contrappone” all’impegno del Governo sulla banda ultra larga ma rappresenta “un contributo” al dibattito e che “ogni tavolo sulla questione è benvenuto”.

IL PD, in quanto partito di maggioranza del Governo, considera il dossier della banda ultralarga strategico per il Sistema Paese anche dal punto di vista sociale. Per questo ha organizzato la riunione per facilitare il dialogo fra le parti in causa, che al momento sono ancora distanti fra loro in particolare sul modo di procedere in concreto per la realizzazione della nuova rete. Una partita, quella della banda ultralarga, che riveste un importante ruolo sociale per il partito di Matteo Renzi.

A quanto si apprende, oggi non si è parlato di Metroweb e i partecipanti non sono entrati in dettaglio sulle diverse opzioni sul tavolo per la realizzazione dell’infrastruttura, ma invece sono stati approfonditi i temi legati alle possibili convergenze fra i diversi stakeholder, in base ai dettami della Strategia nazionale per la banda ultralarga, che in linea con quanto prescritto dall’Agenda Digitale europea prevede la copertura a 100 Mbps del 50% della popolazione entro il 2020.

In particolare, in vista della riapertura annunciata dal Mise della consultazione pubblica riservata agli operatori, oggi al tavolo si è parlato di porre vincoli più stringenti rispetto alle manifestazioni d’interesse da parte dei singoli player. Alla riunione si è parlato di infrastrutture, ma anche del necessario ruolo di stimolo alla banda larga da parte della PA.

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