Banda ultralarga e datacenter, possibile collaborazione tra Trentino e Friuli Venezia Giulia

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Il Trentino e il Friuli Venezia Giulia, che è coordinatore delle Regioni per la banda larga e l’agenda digitale, si scambiano esperienze e informazioni nell’ottica di una possibile collaborazione più strutturata in materia di banda ultra larga e data center.

Le “Autonomie” di montagna sono intenzionate a unire le forze e mettere a disposizione di altri territori esperienze pilota e buone pratiche già sperimentate con successo. Si stanno individuando, in particolare, possibili terreni di comune azione nel campo dell’infrastrutturazione tecnologica del territorio a vantaggio degli enti pubblici, delle imprese e dei privati cittadini.

L’obiettivo è quello di arrivare ad aree montane connesse. Ieri mattina, presso il palazzo della Provincia si è tenuto un incontro tra l’assessore alle autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia e l’assessore alla coesione territoriale, urbanistica e enti locali della Provincia autonoma di Trento a cui hanno partecipato Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture e mobilità della Provincia e Alessandro Zorer, presidente di Trentino Network, che hanno illustrato quanto in materia è stato fatto dal Trentino fino ad oggi ed i futuri piani di indirizzo della Provincia. A questo primo incontro seguiranno ulteriori passi per formalizzare un possibile protocollo d’intesa.

Mantenere i servizi sul territorio, puntando sul digitale, individuandone anche di nuovi, e continuando ad evitare che il “digital divide“, oggi caratterizzato come fenomeno culturale e sociale, diventi una concreta differenza tra centri e periferie in termini di opportunità per i cittadini.

Questo è il tema principale attorno al quale ruota la scelta di investire nelle infrastrutture tecnologiche in due territori che hanno da tempo dimostrato di credere che questo settore sia volando per l’economia e la società. Su questo sono emersi molti punti in comune tra due realtà istituzionali che condividono, oltre che uno speciale “status” giuridico, molte caratteristiche territoriali.

Nell’incontro si è parlato di modelli di business per la realizzazione della Banda Ultra Larga, di come declinare sul territorio la strategia italiana, di tecnologie abilitanti relative all’erogazione dei servizi. Si prevede di approfondire lo sviluppo di progetti comuni come il Data Center unico territoriale, l’interconnessione delle reti di telecomunicazioni pubbliche, il possibile mutuo Disaster recovery, un Cloud della pubblica amministrazione.

Fondamentale, per un possibile accordo di collaborazione, è l’analisi del quadro normativo che, sia per il Trentino che per il Friuli Venezia Giulia, è caratterizzato dai rispettivi Statuti di autonomia, che annoverano competenze sinergiche molto importanti come quelle in campo urbanistico e ora, per il Trentino, anche fiscale. Importante in questo caso sarà anche confrontarsi con le normative più avanzate in Europa come, è emerso durante il confronto, quella della Slovenia. Si pensa anche di collaborare in termini di analisi di impatto della banda larga sul territorio per verificare l’effetto e il beneficio concreto che portano le infrastrutture e le tecnologie per l’economia locale.

L’eventuale accordo di collaborazione potrà essere poi esteso ad altre regioni promuovendolo nell’ambito della neo costituita Commissione per l’Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Il piano provinciale per la Banda Ultra Larga 2015-2019, che è stato presentato all’incontro, prevede un investimento di circa 67,5 milioni di euro per portare su tutto il territorio 30 megabit per le utenze domestiche e 100 megabit per quelle professionali, ossia industriali, per operatori turistici, artigiani e professionisti, oltre che a tutte le scuole.