Ultrabroadband

‘Banda ultralarga, concorrenza e investimenti la nostra priorità’. Intervista a Antonio Preto (Agcom)

a cura di Paolo Anastasio |

Antonio Preto, Commissario Agcom: ‘L’obiettivo del nuovo schema di delibera sulle tariffe di unbundling è promuovere concorrenza e investimenti’

L’avvio della fase operativa del piano nazionale banda ultralarga è la priorità del paese e la ripresa autunnale sarà decisiva per fissare le regole del gioco ed entrare nella fase esecutiva. Una priorità, la diffusione della banda ultralarga, alla quale sta lavorando l’Agcom, per semplificare al massimo lo sviluppo delle nuove reti, con interventi regolatori mirati che spingano gli investimenti degli operatori. Si inserisce in questo contesto l’Analisi dei mercati dell’accesso alla rete fissa appena approvata dall’Autorità, che fissa lo schema di delibera delle nuove tariffe 2014-2017 per l’accesso alla rete Telecom Italia. Il provvedimento è dai primi di agosto al vaglio di Bruxelles, che ha un mese di tempo per valutare la proposta, il cui via libera definitivo è previsto in autunno. Ne abbiamo parlato con il Commissario Agcom Antonio Preto, relatore del provvedimento.

 

 

Key4biz. Analisi dei mercati di accesso alla rete fissa: quali sono gli obiettivi dello schema della delibera dell’Agcom?

 

Antonio Preto. Sono due gli obiettivi principali dello schema di provvedimento sull’analisi dei mercati: il primo è quello di promuovere la concorrenza e gli investimenti nella banda ultralarga. Il secondo, è quello di migliorare la qualità dei servizi.

La decisione di Agcom, che definisce regole e prezzi per l’accesso alla rete di Telecom Italia in rame e fibra da parte degli operatori concorrenti, si pone in continuità con gli orientamenti della delibera 747/13/CONS, che aveva introdotto importanti misure a sostegno della concorrenza infrastrutturata, in particolare l’accesso ai cabinet di Telecom Italia – per ridurre costi e tempi della realizzazione di reti FTTC (Fiber to the cabinet) – e il vectoring multioperatore – una nuova tecnologia che consente agli operatori di migliorare le performance della rete in rame.

Key4biz. E per quanto riguarda i prezzi?

 

Antonio Preto. E’ stata applicata la metodologia raccomandata dalla Commissione europea nel settembre 2013, per cui tutti i canoni sono orientati al costo, con una sostanziale stabilità del prezzo dell’unbundling. L’efficientamento e l’aggiornamento dei parametri ha inoltre portato ad una rivalutazione di bitstream e VULA. Per la prima volta, vengono definiti i criteri per la valorizzazione del segmento di terminazione in rame (l’ultimo tratto di rete da base palazzo a casa utente), che sarà input essenziale per le reti FTTB (Fiber to the building).

Key4biz. Rame e fibra: come si è mossa l’Autorità per valorizzare le due tecnologie che saranno utilizzate per l’ultrabroadband?

 

Antonio Preto. Apposite misure di incentivo sono state previste in caso di migrazione da rame a fibra e chiusura delle centrali in rame, per favorire un passaggio “soft” alla nuova tecnologia, a tutela della concorrenza e dei consumatori. Così facendo, Agcom pone le basi per un level playing field nel mercato dei servizi ultrabroadband, garantendo regole certe e prevedibili che consentono a tutti gli operatori di investire nelle nuove reti.

Con questo provvedimento, Agcom mira a dare impulso ulteriore al circolo virtuoso di concorrenza e investimenti che ha caratterizzato il mercato dal 2013 e ha permesso all’Italia di raddoppiare la copertura delle reti NGA in due anni. Allo stesso modo, le nuove misure favoriranno anche un aumento della domanda di banda ultralarga, grazie alle maggiori garanzie sulla qualità dei servizi.

L’Italia potrà così allinearsi agli altri Paesi europei e raggiungere l’obiettivo dei 30 Mbit/s al 100% della popolazione nel 2020, come previsto dall’Agenda Digitale Europea.

 

 

Key4biz. Quali le novità sulla manutenzione della rete Telecom Italia?

Antonio Preto. Per migliorare la qualità dei servizi, Agcom ha deciso di introdurre una misura innovativa, già sperimentata con successo in Belgio e Paesi Bassi: la possibilità per gli operatori di rivolgersi a tecnici diversi da quelli di Telecom Italia per le attività di manutenzione e attivazione delle linee. In questo modo, gli OLO potranno differenziare la loro offerta retail, fornendo al consumatore finale una maggiore scelta e qualità. Telecom Italia mantiene sempre il controllo della rete, a garanzia della sua integrità e sicurezza.

Sempre in quest’ambito, sono state aggiornate le tempistiche con cui Telecom Italia deve fornire i propri servizi, in modo da garantire performance più efficaci ed efficienti all’utenza finale. Di pari passo, l’Autorità ha reso più stringenti le penali che l’ex monopolista deve corrispondere ai concorrenti in caso di disservizio.

Infine, per rafforzare le garanzie di non discriminazione, l’Autorità ha potenziato le misure di parità dell’accesso (equivalence of output) attraverso un aggiornamento e semplificazione dei key performance indicator, che misurano la performance di Telecom Italia; key performance objective, che fissano obiettivi di qualità da rispettare nella fornitura dei servizi; nuove misure per garantire la parità di accesso alle informazioni e ai database sulla rete; una governance della non discriminazione più efficace, grazie al supporto dell’Organo di Vigilanza di Telecom Italia.