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Banda larga: in vista alleggerimento delle regole Ue per gli operatori?

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Secondo un documento anticipato da Reuters, le regole che obbligano gli operatori ad aprire le loro reti ai concorrenti potrebbero essere allentate.

Le regole europee che obbligano gli operatori di telecomunicazioni ad aprire le loro reti ai concorrenti potrebbero presto essere alleggerite nell’ambito della revisione del quadro regolamentare delle Tlc, che dovrebbe essere presentata il 13 settembre.

Secondo un documento anticipato da Reuters, la Ue potrebbe richiedere alle autorità nazionali di regolazione di tener conto degli accordi commerciali già vigenti tra gli operatori prima di decidere se obbligare gli incumbent a permettere l’accesso alla rete ai concorrenti.

I regolatori nazionali dovranno anche valutare la varietà di scelte commerciali a disposizione degli utenti per garantire che la regolamentazione non freni gli investimenti degli operatori, dice il documento. Investimenti che dovranno essere attentamente monitorati, con i regolatori che potranno sanzionare gli operatori che non rispettano i piani dichiarati.

Un piano, dunque, che da un lato dà più poteri ai regolatori nazionali e dall’altro andrebbe incontro alle richieste degli operatori, che si sono a lungo lamentati del fatto – dice Reuters – che “le regole attuali, che li obbligano ad aprire le loro reti ai concorrenti a prezzi regolamentati, non consentono un adeguato ritorno sugli investimenti”.

Per quanto riguarda invece lo spettro radio, la Commissione intende fissare la durata delle licenze a un minimo di 25 anni. L’obiettivo di Bruxelles è quello di favorire l’assegnazione uniforme delle frequenze all’interno della Ue, ma finora la Commissione si è scontrata con le obiezioni dei Governi nazionali, per i quali lo spettro radio rappresenta una notevole risorsa strategica ed economica.

La frammentazione nella gestione di tale risorsa rende però più difficile la creazione di un vero mercato unico in cui gli operatori possano operare su larga scala, ostacolando – come più volte ribadito anche dal Commissario all’Economia Digitale Gunther Oettinger – il decollo del 5G e, di conseguenza le possibilità di leadership dell’Europa nelle nuove tecnologie digitali.