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Bagnoli Rossi (FAPAV): “Camcording, pirati in sala individuati in tempo reale”

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Il Presidente della FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, plaude all’approvazione alla Camera della mozione riguardante il settore cinema e audiovisivo, con nuove misure per il contrasto al reato di camcording.

Bagnoli Rossi (FAPAV): “Un passaggio significativo per quel che concerne il contrasto al fenomeno del camcording”

La mozione approvata ieri alla Camera dei Deputati riguardante il settore del cinema e dell’audiovisivo rappresenta un passaggio significativo per quel che concerne il contrasto al fenomeno del camcording”, ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV – Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.

Si tratta di una pratica illegale di registrazione di audio e/o video nelle sale cinematografiche e del caricamento online di questi contenuti cinematografici e che, nutrendo la pirateria, mina in modo profondo la tutela del Diritto d’Autore impendendo la crescita di tutto il settore del cinema e dell’audiovisivo”, ha spiegato Bagnoli Rossi.

Il provvedimento, oltre ad informare in modo chiaro il pubblico che tale attività è illecita, prevede anche l’individuazione in tempo reale di chiunque registri film e contenuti proiettati in sale pubbliche tramite l’installazione di sistemi di videosorveglianza.
Si tratta di un deterrente che sono convinto potrà aiutare a contrastare in modo efficace questa pratica che, oltre a essere vietata, è dannosa per tutto il comparto industriale oltre che per il settore culturale italiano
”, ha sottolineato il Presidente FAPAV.

Accanto ai provvedimenti legislativi, sono inoltre fondamentali le campagne di comunicazione volte ad educare il pubblico. Dietro i film che vediamo al cinema, infatti, ci sono posti di lavoro che vengono messi in pericolo proprio dalle pratiche illegali.

Come FAPAV siamo molto impegnati a sensibilizzare il pubblico, soprattutto le nuove generazioni, sull’importanza della legalità, perché solo attraverso l’utilizzo legale dei prodotti audiovisivi è possibile proteggere sogni e speranze di chi desidera lavorare nel settore audiovisivo. Per questo – ha concluso Bagnoli Rossi – il 23 ottobre saremo alla Festa del Cinema di Roma per presentare le nostre nuove campagne di comunicazione a tutela del Diritto d’Autore e della Creatività”.

Del reato di camcording si è parlato anche ieri all’evento “Se il tuo contenuto è stato rubato, chi chiamerai? Esplorando i nuovi strumenti per la tutela dei contenuti audiovisivi”, promosso dalla FAPAV, con la collaborazione di ANICA e MPA, in occasione del MIA Market 2025 a Roma.

Che cos’è la pirateria audiovisiva tramite camcoder

Come ben spiegato sul sito della FAPAV, per pirateria tramite camcorder si intende l’attività svolta da una persona che, entrata in una sala cinematografica recando con sé qualsiasi tipo di dispositivo di registrazione (camcorder, smartphone, cam, registratore audio, ecc.) registra intenzionalmente o riproduce in tutto o in parte il video e/o l’audio del film.

Le registrazioni illecite dell’audio e/o del video di un film vengono poi distribuite illegalmente sul web o su supporti fisici.

I profitti di questa attività illegale finiscono per finanziare organizzazioni criminali a discapito anche di tutte le maestranze e le professionalità coinvolte nella realizzazione di un film.

Il camcording, anche se in calo oggi come forma di violazione del diritto d’autore, danneggia tutta la filiera cinematografica oltre che creare ingenti danni a chi lavora in questo settore. Le statistiche dicono che 9 film su 10 che escono in sala sono oggetto di camcording audio o video, resi poi disponibili online illegalmente a pochi giorni dalla data di uscita ufficiale.

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