L'indagine

Backup dei dati: lo fa solo il 18% delle persone, la metà di noi archivia la propria vita nei device

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Backup, questo sconosciuto: non sappiamo bene cosa sia, lo effettuiamo quando capita, spesso ci affidiamo all’intuito e questo nonostante continuiamo, giorno dopo giorno, a riempire i device dei nostri dati, tra carte di credito, password e codici chiave, documenti personali, contatti principali.

Si parla ormai in maniera sempre più diffusa e dettagliata di cosa sia una minaccia informatica e di quanto è fondamentale proteggere i nostri apparecchi elettronici e i nostri dati, ma ancora poco di tecniche e di best practice.

Ad esempio, è più importante istallare un buon antivirus o magari fare periodicamente un back up dei dati contenuti nei nostri device? Magari è bene fare entrambe le cose, ma appare evidente che mentre un antivirus lo compriamo prima o poi, molta meno attenzione rivolgiamo alla pratica del backup.

Nonostante numerosi studi statistici hanno dimostrato, nel tempo, che ogni minuto 113 telefoni cellulari vengono persi o rubati, per un totale di oltre 162,000 unità al giorno, con l’84% degli intervistati che dichiara di aver perso i propri dati almeno una volta nella vita, ancora oggi, secondo un nuovo studio Kingston Technology Europe, il 55% dei rispondenti afferma di effettuare il backup dei propri dispositivi solo quando capita, mentre il 13% non sa nemmeno cosa sia.
Per fortuna, si evidenzia nel documento, il 18% dichiara di eseguire il backup almeno una volta al mese.

Dal sondaggio emerge che episodi in realtà frequenti come attacchi hacker, smarrimento e manomissione di dispositivi, vengono percepiti come poco probabili, mentre le cause di perdite dati più verosimili sono attribuite a fattori quali furto e malfunzionamento dell’hardware.

Backup, questo sconosciuto, in pochi lo conoscono e sempre in pochi, nel caso sanno più o meno cosa sia, hanno in mente cosa si deve fare: il 41% si affida al proprio intuito; il 25% prova a portare a termine l’operazione, ma senza garanzie sul risultato; il 19% non saprebbe nemmeno da dove iniziare; solo il 15% eseguirebbe un backup ad occhi chiusi. 

Altro dato su cui riflettere leggendo il Report Kingston, soprattutto alle luce di questi ultimi risultati è che il 47% delle persone afferma che all’interno dei propri device è custodita praticamente tutta la propria vita (tra cui ricordi, agenda, contatti, password, dati sensibili, documenti di varia natura).

Nello specifico, il 39% dichiara che perdere i dati contenuti nei dispositivi mobili sarebbe “la fine del mondo”, il 35% riconosce nel misfatto un problema, ma comunque risolvibile, dopo il disagio iniziale, mentre il 25% afferma che se si dovesse svegliare la mattina e scoprire che i propri device sono completamente vuoti, “andrebbe totalmente nel panico”.

Tra i dati a cui più teniamo e che proprio non vorremmo perdere: fotografie e video si posizionano al primo posto (61%), seguiti da password e accessi ai vari siti e account (17%), documenti vari (14%) e contatti della rubrica (8%).