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Aziende informatiche italiane, Esprinet prima in classifica

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Ci sono aziende che hanno sofferto la pandemia, ma tra queste non troviamo sicuramente le aziende informatiche italiane. Ecco le prime dieci per fatturato.

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Ci sono aziende che hanno sofferto la pandemia, ma tra queste non troviamo sicuramente le aziende informatiche italiane. Con il lavoro da remoto, i progetti per la banda larga e in generale i lavori del Pnrr destinati alla digitalizzazione, l’Italia diventerà un Paese sempre più dipendente dalla tecnologia. Insomma, ci sono i presupposti per cogliere un’opportunità storica ed irripetibile che farebbero compiere al nostro Paese un salto in avanti nel processo di modernizzazione. Ma quali sono le principali aziende informatiche italiane? Abbiamo raccolto i dati delle prime dieci per fatturato.

Esprinet, prima azienda informatica in Italia

Come prima della classe in Italia troviamo Esprinet. Il distributore numero uno in ItaliaSpagna e Portogallo nel settore dell’informatica a dell’elettronica di consumo conta 1.600 dipendenti, 850 dei quali lavorano in Brianza. Esprinet, con base a Vimercate, nel 2020 ha dichiarato un aumento del fatturato del 14% e un utile netto di 31,8 milioni di euro, il 35% in più rispetto al 2019.

Il decimo gruppo informatico mondiale

Il gruppo è il quarto in Europa ed è decimo a livello mondiale con una distribuzione di 130mila prodotti, 650 marchi a 31mila rivenditori business e consumer. Insomma, se già poteva vantare il primo posto prima della pandemia, ora può dirsi contenta dei risultati 2020, tanto che sono previste nuove assunzioni sia in Italia che in Spagna.

Le prime 10 aziende informatiche italiane

Seguendo i dati unitari del 2019, solo le prime 10 aziende operanti principalmente nel campo dell’informatica hanno registrato un giro d’affari di 15,5 miliardi di euro. Dopo la già citata Esprinet, troviamo Ibm Italia, con un fatturato di 3,2 miliardi e Accenture a 1,8 miliardi di euro. Al quarto gradino della classifica troviamo Engineering Ingegneria Informatica che merita un discorso a parte.

Engineering e le 20 acquisizioni di società informatiche

Negli ultimi quattro anni, infatti, la società ha completato 20 acquisizioni e si presenta come una delle principali leader del settore impegnate nella trasformazione digitale in aziende pubbliche e private. Inoltre, conta 12.000 professionisti in 65 sedi e il 2020 si chiude in utile. In ordine decrescente chiudono la classifica delle aziende informatiche italiane per fatturato Reply, Tech Data Italia, Almaviva, Zucchetti, Sia e Sogei.

Il mercato dell’informatica durante la pandemia

Secondo i dati presentati da Anitec-Assinform, laborati insieme a NetConsulting cube, nel 2020 il mercato delle tecnologie digitali in Italia nonostante la mazzata della pandemia calerà soltanto del 2% rispetto al 2019, scendendo a 70,5 miliardi di euro. Sono attese flessioni moderate per Dispositivi e Sistemi (-1,9% sul 2019) e Software e Soluzioni Ict (-1,6%), per effetto delle esigenze emerse nel lockdown e per lo sviluppo della sicurezza e di nuove piattaforme di servizio online in tutti i settori. I Servizi ICT dovrebbero addirittura chiudere l’anno come il precedente, grazie alla crescita a due cifre dei servizi Cloud (+16%). Si confermeranno rispetto agli anni scorsi il calo nei Servizi di Rete (-5,9%) e la crescita per i Contenuti e la Pubblicità Digitale (+2,7%). Per il 2021 e 2022 si prospetta una buona ripresa del mercato con crescite del 3,4% e 3,3% annui.

Il futuro delle aziende informatiche italiane

Anche tenendo in conto con la massima prudenza gli effetti del Recovery Fund, per il mercato digitale italiano Anitec-Assinform prevede una crescita complessiva del 3,4%, nel 2021, a circa 73 miliardi di euro, e del 3,3% nel 2022, a più di 75 miliardi, con tutti i comparti tecnologici dell’IT in crescita. Sempre nel biennio 2021-2022, si prevede una dinamica più forte per la componente business (+5,3% nel 2021 a circa 43,2 miliardi di euro, e +4,6% nel 2022) che per quella consumer (+ 0,9% nel 2021, a circa 29,7 miliardi, e +1,5% nel 2022).

I dati si riferiscono al: 2017-2020

Fonte: Mediobanca, Assinform