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Automazione 4.0, le applicazioni industriali spingeranno il mercato sensori a 840 milioni di dollari nel 2022

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I driver di questa crescita sono l’industria, il commercio e l’automotive. Boom delle vendite fino al 2022, ma calano i prezzi e per i fornitori ricavi molto più contenuti.

Orecchie, naso e occhi dei robot, quelle apparecchiature che comunemente definiamo sensori, valgono oggi sul mercato oltre 510 milioni di euro (435 milioni nel 2016). Un dato che è destinato a crescere rapidamente e, secondo BCC Research, a raggiungere quota 840 milioni di dollari entro il 2022.

Un aumento a doppia cifra, nel periodo di tempo che va dal 2017 al 2022, quasi del 13%, in base al tasso di crescita composto annuo (Carg) calcolato nello studio. Le aree di applicazione dei sensori per la robotica sono principalmente quelle relative al commercio e all’automazione industriale.

Ulteriori mercati sono la Difesa, l’automotive e la sanità. Sarà l’Europa secondo BCC Research a dominare il mercato globale con una fetta del 12,6%. Un settore questo dei sensori per l’automazione 4.0 che all’aumentare della produzione vede diminuire il costo del prodotto finale.

Un trend, quest’ultimo, che secondo lo studio ha permesso al mercato consumer di crescere del 12%, per una spesa complessiva di 20 milioni di dollari.

Vendite alle stelle, quindi, ma guadagni più contenuti per i fornitori.

Nei prossimi anni la robotica, a livello globale, supererà il valore di 135 miliardi di euro (2019). Una tendenza confermata dall’aumento degli investimenti sia nelle automobili a guida automatica e connesse in rete, sia nel settore dell’intelligenza artificiale, che presto sarà integrata nelle nuove macchine per l’automazione diffusa (dagli impianti produttivi alle case, agli ospedali e le scuole).