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Auto elettriche, penetrazione al 20% in Europa nel 2028 e ibride oltre il 25%

Sarà una gara tra Europa e Cina quella per la supremazia nell’industria della mobilità elettrica (eMobility). Le auto elettriche e più in generale i veicoli a batteria e ibridi avranno un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile che tutti o quasi i Governi del mondo si sono dati da qui al 2030 (l’Agenda 2030 e i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile).

Ovviamente, di anno in anno, si nota che tale arco temporale è in realtà troppo lungo e i ricercatori e gli scienziati a livello globale chiedono a gran voce un anticipo dei risultati, con la possibilità per le amministrazioni locali e i Governi di adottare regole più severe in materia ambientale, a cui far seguire maggiori investimenti nelle infrastrutture per ricaricare i veicoli elettrici e, di conseguenza, a un maggiore utilizzo di questo tipo di automobili.

I veicoli elettrici nel 2028 rappresenteranno il 15% di tutte le auto nuove vendute a livello globale, si legge in un articolo di Marco Caprotti, relativo ad uno studio pubblicato da Morningstar.

I tassi di penetrazione del mercato varieranno da regione a regione. Per la Cina e l’Unione europea rappresenteranno, rispettivamente, il 25% e il 20%. Negli Stati Uniti saranno del 12,5%.

Le auto ibride rappresenteranno il 21% delle vendite a livello globale entro il 2028. Come nel caso delle vetture elettriche, lo sviluppo di questo segmento sarà molto diverso a seconda delle regioni.

L’Unione europea supererà tutti con un tasso di penetrazione del 25% mentre Cina e Usa segneranno, rispettivamente, 20% e 15%.

Nel prossimo decennio i costi per costruire veicoli elettrici saranno simili a quelli per costruire quelli con motori a combustione interna”, ha spiegato in una nota ufficiale ai dati Seth Goldstein, analista azionario di Morningstar.

Inoltre, gli sviluppi sul fronte delle batterie amplieranno i modelli utilizzabili e miglioreranno i tempi di ricarica rendendo le vetture elettriche competitive con quelle tradizionali. Negli ultimi due anni, in diversi paesi le leggi sono cambiate: prima si parlava di efficienza dei carburanti; ora si fa un esplicito riferimento all’elettricità come alternativa”.

In questo senso, lo sviluppo delle reti infrastrutturali di ricarica sarà determinante per supportare o tagliare le gambe all’adozione di auto elettriche.

Lo studio in questione indica inoltre che entro il 2030 le emissioni inquinanti dovranno essere ridotte del 45% rispetto ai livelli del 2010. Temi e proiezioni che saranno al centro delle discussioni del Katowice Climate Change Conference di dicembre, in cui i governi di tutto il mondo tenteranno di fare un passo avanti rispetto agli Accordi di Parigi del 2015 (il cosiddetto COP21, con il quale si è cercato di contenere l’aumento medio del riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto al periodo preindustriale).

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