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Auto elettriche, in Cina i costruttori salgono a 487. Varato a giugno piano da 47 miliardi di dollari

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Pechino vuole conquistare il mercato globale dell’eMobility e all’aumentare degli investimenti aumenta il numero di fabbriche. Nel 2017 in Cina sono stati venduti più di 770 mila veicoli elettrici.

Grazie al Piano “Made in China 2025 varato tre anni fa dal Presidente Xi Jinping, in Cina il numero di nuove partnership nel settore automotive aumenta di trimestre in trimestre, soprattutto nel settore avanzato della mobilità elettrica ed alternativa.

La Cina sono anni che annuncia di voler diventare il Paese leader dell’eMobility e oggi, secondo un articolo del Wall Street Journal, sono 487 i costruttori di auto elettriche nel grande Paese asiatico.

Dei 10 mercati in cui Pechino vuole contare e competere a livello globale, sicuramente la mobilità elettrica, i sistemi di ricarica dei veicoli e l’industria dei sistemi di accumulo occupano un posto di primo piano.

A giugno è stato annunciato un nuovo fondo da 47 miliardi di dollari, gestito dalla National Development and Reform Commission e dalla China Construction Bank, dedicato interamente alla produzione dei veicoli elettrici e altre industrie high tech.

Negli ultimi 5 anni, inoltre, il finanziamento diretto di Pechino all’eMobility ha superato i 15 miliardi di dollari.

Tutti i costruttori di veicoli elettrici sono tenuti ad iniziare la produzione a partire dal 2019. Tesla ha recentemente stretto un accordo per la realizzazione del suo primo stabilimento a Shanghai, con l’obiettivo di raggiungere i 500 mila veicoli l’anno.

Nel 2017 sono stati venduti in Cina più di 770 mila veicoli elettrici, quasi la metà di tutte le vendite a livello mondiale.